Business dei funerali. Affondo di Masci sulla concorrenza

L'assessore al Bilancio critica la situazione del mercato mortuario: «Viola la libertà»

Business dei funerali. Affondo di Masci sulla concorrenza

BUSINESS DEI FUNERALI. AFFONDO DI MASCI SULLA LEGGE REGIONALE. "Proporrò l'abrogazione delle modifiche alla disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria approvate dal Consiglio regionale nella seduta di ieri perché c'è stata una violazione del principio di libera concorrenza. Oltretutto, siamo certi che il Governo le impugnerà". L'assessore regionale, Carlo Masci, boccia, senza mezzi termini, la nuova normativa in materia funeraria bollandola come "un attacco alla libertà d'impresa, comprensibile, forse, ai tempi del socialismo reale, ma non di certo nell'Italia del ventunesimo secolo, in una regione governata, tra l'altro, da chi si professa liberale. Forse, - ha aggiunto Masci - c’è stata un mancanza di approfondimento da parte dell'assemblea consigliare poiché, in caso contrario, sarebbe emerso chiaramente uno stridente contrasto con i principi della libera concorrenza visto che le imprese di pompe funebri sono obbligate ad assumere quattro unità lavorative a tempo indeterminato e persino all'acquisto di un carro funebre. Del resto, - conclude Masci - come si può definire l'aver imposto per legge l'acquisto di un bene strumentale o aver stabilito il numero di dipendenti da assumere se non un'indebita ingerenza nella libertà d'impresa?". 

Redazione Independent