Bretella Cerchio-Bussi sull’A25, De Crescentiis fa la voce grossa

E anche il Wwf si fa sentire: “Un progetto sostanzialmente inutile per la collettività e dannoso per l’ambiente”. Non siamo d'accordo

Bretella Cerchio-Bussi sull’A25, De Crescentiis fa la voce grossa

ANCORA "GRANE" PER LA STRADA DEI PARCHI. Non bastava l’ennesimo aumento delle tariffe autostradali ‘regalato’ agli utenti lo scorso 1° gennaio. Ora la società Strada dei Parchi torna nell’occhio del ciclone dopo l’ipotesi di una nuova bretella autostradale da realizzare tra i caselli di Cerchio (sulla Teramo-Roma) e Bussi-Popoli (sulla Pescara-Roma), con l'intenzione di far diminuire i tempi di percorrenza tra il capoluogo adriatico e la Capitale. Apriti, cielo: il primo a scatenarsi – ovviamente contro – è stato Antonio De Crescentiis in veste di sindaco di Pratola Peligna, anche se non bisogna dimenticare che attualmente ricopre inoltre il ruolo – non certo secondario – di presidente della Provincia dell’Aquila: “Porteremo la vicenda all'attenzione del Consiglio comunale – ha detto – e chiederemo a tutte le Amministrazioni Comunali della Valle Peligna e dell'Alto Sangro di adottare un atto che dica no a questo progetto”.

NO POSSIBILITA' DI TRATTATIVA! Per De Crescentiis non c’è “nessuna possibilità di trattativa: nessuno venga a proporci un progetto che preveda un tunnel da Cerchio a Bussi, oscurando la Valle Peligna, facendoci credere che il tratto esistente Pescina-Cocullo-Pratola verrà lasciato aperto comunque tipo "asse attrezzato". L'argomento verrà portato anche all'attenzione del consiglio provinciale poiché gli interventi annunciati da Toto prevedono modifiche al tracciato anche in altre parti della provincia aquilana e quindi è giusto che il consiglio provinciale, raccogliendo le istanze delle comunità locali e dei loro Sindaci, si esprima”. La posizione, tanto dura quanto netta, assunta da De Crescentiis sta facendo discutere anche a Sulmona, dove invece non sembra che le istituzioni locali abbiano avuto la stessa determinazione.

LA VALLE PELIGNA NON SI TOCCA. Ci voleva senza dubbio un personaggio come il pratolano Antonio per dare una scossa a una Valle Peligna solitamente sonnacchiosa quando si tratta di difendere i propri diritti. In questo caso, come si sarà sicuramente capito, la questione riguarda il rischio che un intero territorio venga tagliato fuori dalla nuova – eventuale – strada. Ma De Crescentiis non si ferma qui, e annuncia: “Chiederemo al Presidente D'Alfonso un intervento definitivo che scongiuri con atti ufficiali questo progetto. Fino a quel momento nessuna sosta nella battaglia a difesa del futuro della comunità che amministriamo”.

NO ANCHE DAL WWF. Come se non bastasse ci si mette anche il Wwf, che per bocca del delegato regionale Luciano Di Tizio parla di "un progetto sostanzialmente inutile per la collettivita' e dannoso per l'ambiente, da bocciare senza mezzi termini". Prendiamo atto di queste opinioni, ma ci sentiamo in dovere di aggiungere che come al solito i campanilismi in Abruzzo vincono su tutto il resto, anche su opere che in realtà sarebbero – checché ne dica qualcuno – molto utili a diverse persone. Noi, almeno, la pensiamo così.

Carolina Mattucci