"Big" D'Alfonso si ricandida a sindaco di Pescara?

Clamoroso colpo di scena nel Pd a pochi mesi dalle elezioni. Duello Legnini-Pezzopane per la corsa all'Emiciclo

"Big" D'Alfonso si ricandida a sindaco di Pescara?

D'ALFONSO SI RICANDIDA A SINDACO DI PESCARA? Clamoroso colpo di scena nel Pd: Luciano D'Alfonso potrebbe ricandidarsi a sindaco di Pescara in occasione delle prossime amministrative, rinunciando così a correre per la poltrona di presidente della Regione Abruzzo. Per quale motivo questo ripensamento? Semplice: con il governo Letta sempre più in bilico e a rischio caduta imminente, il Partito Democratico dovrebbe trovare presto una nuova "sistemazione" per il sottosegretario Giovanni Legnini e la senatrice Stefania Pezzopane. La scelta del candidato governatore, di conseguenza, si ridurrebbe a una scelta tra questi due contendenti. Con buona pace di "Big" Luciano, che a questo punto sarebbe "costretto" a ripiegare sul suo amato Comune.

LUCIANO RE DELLE PRIMARIE? Questa cosa, d'altronde, per il Pd pescarese non sarebbe un dramma, visto che le Primarie (che probabilmente si terranno il 23 febbraio) non promettono nulla di buono. I nomi finora paventati, infatti, sono poco convincenti: c'è Moreno Di Pietrantonio che già si vede come candidato in pectore, visto che ha cominciato da alcune settimane a tappezzare la città con i suoi manifesti elettorali, ma si parla anche di Antonio Blasioli, Antonello Ricci, Vittoria D'Incecco e Vincenzo Serraiocco. Quest'ultimo, con un vero e proprio salto della quaglia, passerebbe al Pd dalle file dell'Udc (è stato assessore nella giunta Mascia, seppur per poco tempo). E non bisogna dimenticare la possibile ri-candidatura di Marco Alessandrini, che sa un po' di minestra riscaldata. D'Alfonso, in sostanza, metterebbe tutti d'accordo.

MA IL CENTRODESTRA? Luigi Albore Mascia, qualora il Faraone dovesse ripresentarsi alle comunali, avrebbe sicuramente i brividi, dal momento che battere un fuoriclasse politico come D'Alfonso è molto, ma molto difficile. Una possibilità che, per l'attuale primo cittadino, suona quasi come un incubo. Ad ogni modo, oltre al ballottaggio con Testa, il "delocalizzatore" potrebbe doversela vedere anche con il suo vice, Berardino Fiorilli, e addirittura con Carlo Masci, che ci riproverebbe per l'ennesima volta. Povero Luigi: non sembra proprio esserci pace per lui.

E CARDELLI VOTERA' CHI DIFENDE L'ITALIA. Intanto l'ex assessore al commercio Stefano Cardelli ha scritto su Facebook: "W la lira, w l'Italia (di una volta), w le frontiere, w le barriere, w il carcere duro, w la certezza della pena. Io sono cittadino italiano, voglio continuare a essere orgoglioso di esserlo. Non sono un cittadino europeo, non mi interessa. Gli altri ci devono guardare con ammirazione, ci devono inseguire, devono sperare di poter venire in vacanza da noi, di vestire italiano, di mangiare italiano, di stare con gli italiani. Finalmente l'ho detto. Voterò chi di questo ne farà una battaglia. Chiunque esso sia". Viva la sincerità.

Federico Di Sante