Benvenuta (?) Macroregione

Abruzzo, Marche e Molise saranno un'unica realtà territoriale. Ma chi sarà il Governatore? E il Capoluogo?

Benvenuta (?) Macroregione

PRESENTATO DDL SULLA MACROREGIONE ADRIATICA. Con le province non ce la si è fatta. La protesta è stata così feroce che addirittura alcuni personaggi di spicco della società civile hanno minacciato lo scipero della fame (vedi il sindaco di Chieti Umberto Di Primio). Invece per le regioni italiane il futuro sembra segnato: un disegno di legge, depositato oggi in Parlamento dal senatore abruzzese Paolo Tancredi, prevede l'accorpamento di regioni contigue allo scopo di eliminare costi politici inutili ed affrontare temi importanti (come smaltimento rifiuti e gestine sanità) insieme. In questa ottica sembra probabile, non oggi, la fusione dell'Abruzzo, con le Marche e Molise in un’unica macroregione adriatica.

I NODI LE ELEZIONI IMMINENTI E IL CAPOLUOGO. Certamente sarà un problema far digerire al neogovernatore Paolo Di Laura Frattura, eletto pochi mesi fa alla guida del Molise, la questione della Macroregione. Stesso discorso potrebbe coinvolgere uno tra Luciano D'Alfonso e Gianni Chiodi, rispettivamente candidato sfidante e primo cittadino regionale uscente alle prossime elezioni previste per febbraio. Gian Mario Spacca, due volte alla guida della Regione Marche, non sarà certo un ostacolo visto e considerato che il suo mandato arriverà a scadenza prima dell'avvenuta modifica costituzionale. Infine, il nodo del capoluogo della Macroregione Adriatica. Chi la spunterà tra Ancona, L'Aquila e Campobasso? E' possibile che nella partita entrino in gioco anche Pescara, Teramo, o addirittura Chieti?

Marco Le Boeuf