Bazzano. Pronte 3mila firme contro la centrale biomasse

Pericoli per la salute dei cittadini e svalutazione delle proprietà immobiliari: le ragioni della protesta aquilana

Bazzano. Pronte 3mila firme contro la centrale biomasse

ARRIVANO 3MILA FIRME CONTRO LA CENTRALE A BIOMASSE DI BAZZANO. Sono più di 3000 i cittadini che hanno firmato la mozione per impedire la costruzione della centrale presso il nucleo industriale di Bazzano. Secondo gli oppositori, che da tempo si sono attivati per sensibilizzare la popolazione e la politica, il progetto del biomasse comporterebbe gravi conseguenze per l'ambiente circostante oltre ad un drastico peggioramento della qualità di vita. «Nei due convegni che si sono tenuti a L’Aquila - commenta una delle animatricie della protesta, la senatrice del Movimento 5 Stelle Enza Blundo - sono stati esposti insindacabili elementi, con documenti e studi, recepiti anche dai legali incaricati di curare il ricorso al TAR, che vanno a contestare le superficiali rassicurazioni fornite dalla Futuris. Tale mole di materiale - aggiunge la Blundo - comprende le valutazioni di incompatibilità ambientale e sismica, il mancato coinvolgimento di tutti gli Enti preposti, studi che testimoniano l'elevato pericolo per la salute umana con analisi sul significativo aumento del rapporto costi / spesa sanitaria pro-capite per la cura delle conseguenti gravi malattie non solo respiratorie». Tutto ciò a fronte di un risparmio sulla bolletta, ancora tutto da valutare, mentre invece è certa la svalutazione immobiliare e fondiaria della proprietà privata. «Facendo un'analisi costi-benefici - conclude la Blundo - L'Aquila e il territorio pagheranno pesantemente e in maniera irreversibile la scelta di vocare la propria economia alle biomasse. Si auspica, pertanto, che la Futuris decida di tenere conto dell'opinione espressa a gran voce dai cittadini aquilani che non intendono arrendersi di fronte ad una costruzione che porterebbe più problematiche che vantaggi e ci si aspetta, inoltre, che l'odg approvato ieri all'unanimità dalla commissione venga votato favorevolmente da tutti nel prossimo Consiglio Comunale e che il Sindaco abbia il coraggio di rivedere il parere vincolante igienico-sanitario».

Redazione Independent