Bankitalia: crescono i poveri

Raggiunta la soglia del 14,4%, pessime le prospettive per 2011-12. La ricchezza delle famiglie è inferiore al 1991

Bankitalia: crescono i poveri

LO STUDIO DI BANKITALIA - Come di consueto Bankitalia ha presentato uno studio su reddito delle famiglie italiane. Nel 2010 la capacità di produrre entrate delle famiglie italiane si è ristretta a 32.714 euro, pari a 2.726 al mese. In termini reali è inferiore del 2,4% rispetto al quello del 1991, quindi - considerando l'inflazione -, a distanza di quasi 20anni, c'è un netto impoverimento della capacità di acquisto degli italiani.

Tra il 2008 e il 2010 è rimasto sostanzialmente invariato con un aumento dello 0,3% in termini reali dopo essersi contratto del 3,4% nel biennio precedente. Le proiezioni sul biennio 2011-12 non sono affatto postive, considerato l'enorme ricorso alla cassa integrazione e il probabile andamento negativo dell'economia italiana ed europea in genere. Crescono inoltre i poveri con una quota pari al 14,4%, tale quota supera il 40% tra i cittadini stranieri in Italia. Lo rileva la Banca d'Italia in uno studio sulla ricchezza delle famiglie italiane.

IL "CASO ABRUZZO" - Stando a quanto riferisce il Banco Alimentare, anche la nostra regione non è estranea al fenomeno dei nuovi poveri. Sono in aumento le famiglie che non riescono a raggiungere la fine del mese, tra affitto, bollette, spese per i generi alimentari, benzina e figli. In difficoltà le famiglie monoreddito, con figli a carico. In difficoltà anche pensionati ed anziani, che faticano a sbarcare il lunario. Nel 2011 le persone in condizioni di disagio assistite dal Banco Alimentare sono diventate 32.920, a fronte delle 30.713 del 2010, con un incremento del 7,2 per cento. Una situazione che è evidente anche andando davanti agli sportelli della caritas, in via Bardet, a Pescara. Code di persone che, quotidianamente, cercano un pasto ed un conforto per una situazione della quale non si intravede la via di uscita.

Redazione Independent