“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Balneatori, "No" da Bruxelles
Confermata la direttiva europea della Bolkestein. Le concessioni marittime andranno all'asta nel 2015
CONCESSIONI MARITTIME, NO DALL'EUROPA - Un incontro di due ore per rappresentare alla Commissione europea per il Mercato interno e Servizi la centralità della problematica legata al demanio marittimo a fini turistici. È il contenuto dell'incontro che i coordinatori delle Regioni in materia di Turismo e Demanio, Mauro Di Dalmazio e Marylin Fusco, hanno avuto oggi a Bruxelles, insieme con i rappresentanti di Anci, Upi e associazioni di categoria, con i dirigenti dell'organismo che si occupa, tra l'altro, dell'applicabilità della Direttiva servizi ai Paesi membri dell'Ue. Nell'audizione in sede di Commissione di Mercato interno, Di Dalmazio e Fusco hanno voluto porre l'accento "sulla posizione delle Regioni italiane che considerano centrale la questione del demanio a fini turistici in quanto investe un settore rilevante dell'economia e del turismo nazionale. Era nostro dovere - aggiunge Di Dalmazio - trasmettere alla Commissione quanto sia rilevante per le Regioni questo settore e quindi individuare i margini per intervenire a tutela del comparto in modo da dare certezze ad oltre 30 mila piccole e medie imprese che vivono nella più assoluta incertezza normativa". Dal canto suo la Commissione "ha confermato la propria posizione in materia, ribadendo dunque che la Direttiva Servizi si applica anche al settore del demanio marittimo a fini turistici. Ma è anche vero che la stessa Commissione ha mostrato ampia apertura a ragionare sui contenuti concreti per tutelare le esigenze rappresentate".
D'ALMAZIO ACCUSA IL GOVERNO - "E' chiaro - ha aggiunto Di Dalmazio - che tutti gli sforzi che sta facendo il Sistema delle Regioni insieme con gli altri livelli istituzionali degli enti locali rischiano di avere poca efficacia essendo il Governo a dover gestire e dover interloquire direttamente con l'Unione europea. Proprio per questo è necessario che si riaprano i tavoli istituzionali di confronto sulla vicenda, motivo per il quale abbiamo richiesto con i caratteri della massima urgenza un incontro con il Governo, al quale abbiamo chiamato a partecipare Anci e Upi". L'audizione di Bruxelles avrà un seguito con la convocazione congiunta a breve delle commissioni Turismo e Demanio delle Regioni.
Redazione Independent