Arrestato fratello invidioso

Una storia boccaccesca a Quadri. Lui si fidanza con una romena di 25 anni ma l'amore diventa incubo e violenza

Arrestato fratello invidioso

QUADRI. ARRESTATO PER STALKING FRATELLO GELOSO. Sarà stata forse un po’ d’invidia o forse solo un forte spirito tradizionalista ma lui, 59enne di Quadri (CH), quella storia d’amore tra il fratello 61enne e la giovane rumena di 25 anni, proprio non la condivideva. In più occasioni aveva manifestato il suo disappunto per quella relazione con una donna troppo più giovane ma in nessun caso era riuscito a sortire l’effetto desiderato. Per questo motivo da circa sei mesi aveva deciso di rendere la vita impossibile alla coppia, che abitava nel suo stesso palazzo, con l’intenzione di farli lasciare o, quantomeno, costringerli ad andare a vivere altrove.

LA SITUAZIONE DEGENERA. Una situazione però che è ben presto degenerata a tal punto da spingere il fratello maggiore a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Quadri per chiedere aiuto. L’uomo ha raccontato ai militari dell’Arma che il fratello minore da diverso tempo ormai perseguitava lui e la sua compagna rumena offendendoli con parolacce, minacciandoli verbalmente, e mettendo in essere una serie di comportamenti da creare un vero e proprio stato di paura in entrambi. Scatta quindi nei confronti del 59enne, su richiesta dei Carabinieri, un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Chieti che però non modifica la situazione.

PETARDI SOTTO CASA. Il 59enne, infatti, ha continuato nella sua opera persecutoria allo scopo di minare l'idillio. La notte, ad esempio, ha iniziato a sparare dei petardi sotto l’abitazione del fratello per non farli dormire. Oppure, quando la coppia organizzava delle cene con gli amici, lui aggrediva verbalmente gli ospiti costringendoli ad andare via. Negli ultimi tempi, poi, la situazione era degenerata in atti di violenza: danni all’auto del fratello e in alcune occasioni, al termine di liti furibonde, anche aggressioni fisiche.

LA DENINCIA A FEBBRAIO. Per tutte queste ragioni l’uomo, all’inizio di febbraio, viene denunciato in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Quadri con l’accusa di atti perquisitori (Stalking). La situazione però non è cambiata. Nonostante il provvedimento giudiziario i carabinieri sono dovuti intervenire ancora fino a quando ieri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Lanciano, i militari dell’Arma si sono recati ancora in casa del 59enne ma questa volta per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di atti persecutori. L’uomo attualmente si trova presso la casa circondariale di Lanciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Marco Beef