Allerta valanghe nel Teramano: 2000 persone evacuate, ridotte le frazioni isolate.

La Prefettura fa il punto sui soccorsi, sugli interventi e sulle criticità dell'emergenza maltempo

Allerta valanghe nel Teramano: 2000 persone evacuate, ridotte le frazioni isolate.

ALLERTA VALANGHE NEL TERAMANO: 2MILA PERSONE EVACUATE, RIDOTTE LE FRAZIONI ISOLATE. Sono duemila le persone evacuate o che autonomamente hanno deciso di lasciare la propria abitazione e sono state alloggiate sulla costa. Questa mattina alle 6 erano ancora 14.422 le utenze elettriche disalimentate, in questo momento l’Enel sta lavorando su 9000 utenze ed è stato creato un tavolo di coordinamento Provincia, Enel, Protezione Civile ed Esercito per coadiuvare i tecnici che stanno lavorando sulle centraline, sulle linee e sui tralicci. Le informazioni emergono dalla conferenza stampa organizzata dalla Prefettura questa mattina e che si è svolta al centro operativo di Parco della Scienza a Teramo; insieme alla prefetta Graziella Patrizi anche i vertici delle Forze di Polizia, dei Carabinieri, della Protezione Civile.

 

Ultima, in ordine di arrivo dopo la bufera di neve, la mancanza di elettricità e il terremoto, l’allerta valanghe, rischio diffuso su tutto il territorio anche in fascia collinare siamo in fascia 4; sono in arrivo 160 soccorritori specializzati (Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Carabinieri Forestale) per il recupero in alta quota e anche Carabinieri forestali dal Friuli Venezia Giulia: una colonna mobile per il monitoraggio valanghe.

 

Ci sono 9 elicotteri a disposizione e la Provincia è riuscita a riaprire una linea di rifornimento costante per carburante.

 

Sono stati istituiti cinque UCL, posti di comando dei Vigili del Fuoco ad Atri, Rocca Santa Maria, Isola del Gran Sasso, Bisenti.

 

Vigili del Fuoco, dal 20 gennaio, hanno compiuto 373 interventi: di questi circa 200 sono salvataggi; 57 riguardano crolli di abitazioni, imprese, aziende agricole. Ci sono ancora 594 richieste da evadere.

 

Ieri pomeriggio la Prefettura, l’Istituto Zooprofilattico, l’Università di Teramo, la Regione per l’assistenza alle aziende agricole e agli allevatori. Questi i numeri da contattare 800082280 da rete fissa; 0861 332500 da rete mobile

 

 

Strade e frazioni isolate.

Ci sono ancora 30 strade provinciali chiuse, 19 percorribili solo ai mezzi di soccorso e una decina di frazioni non ancora raggiungibili (vedi dettaglio in allegato) anche se è difficile la mappatura precisa per il perdurare della difficoltà di comunicazione con gli operatori che sono sul posto: sono ancora tanti i luoghi dove non c’è copertura telefonica.

Secondo gli elementi in possesso dell’ufficio tecnico dell’ente le località ancora da raggiungere dovrebbero essere: Acquaratola di Rocca Santa Maria, Befaro di Castelli, Cusciano e San Giorgio a Montorio, case sparse nei territori di Cellino, Basciano, Cermignano, Cerchiara di Isola del Gran Sasso; Frattoli e Cesacastina di Crognaleto. Ma situazione è in costante evoluzione per l’arrivo di nuove turbine (ne sono al lavoro 25) e sono state chieste altre dieci per lavorare contemporaneamente nelle diverse diramazioni di comunicali e provinciali; due di queste saranno dedicate esclusivamente all’Enel per arrivare nei punti operativi. Non si è ancora arrivati a Prati di Tivo anche se tutta la popolazione è in salvo da ieri.

 

Le specifiche dei soccorsi voli delle ultime ore dalle quali si deducono le situazioni ancora critiche

Crognaleto - San Giorgio (evacuazione)

Arsita – Acquasanta (verifica famiglia)

Castelli - Befaro (trasporto ossigeno, cardiopatico)

Castelli – Colledoro (evacuazione)

Valle Castellana - Macchia da Sole, Macchia Da Borea, Leofara (evacuazione)

Crognaleto – Frattoli (viveri e gasolio x Map)

Rocca Santa Maria – Acquaratola (generatore e viveri)

Valle Castellana – Vallefara (evacuazione)

Valle Castellana – (trasporto viveri)

Bisenti . Poggio Delle Rose (evacuazione)

Castelli – (trasporto viveri)

Redazione Independent