“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Abi: in Abruzzo nessuna rapina nel 2024
La regione si conferma la più sicura insieme a Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Valle d’Aosta
Nessuna rapina in Abruzzo nel 2024. La regione si conferma la più sicura insieme a Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Valle d’Aosta. È questa la fotografia che emerge dai dati di OSSIF, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, dai quali risulta anche un calo del fenomeno a livello nazionale: complessivamente, infatti, le rapine allo sportello sono passate dalle 80 del 2023 alle 51 del 2024 (-36,3%). Nel 2024, cala anche il cosiddetto indice di rischio - cioè, il numero di rapine ogni 100 sportelli - che è passato da 0,4 a 0,3 a livello nazionale.
"La tendenza positiva che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è il risultato di un impegno congiunto crescente tra le banche e le Forze dell’Ordine. Questo lavoro condiviso ha avuto l’obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza sempre più solida, a tutela sia dei clienti sia dei dipendenti del settore, in linea con le priorità strategiche dell’Abi e dell’intero comparto bancario", ha sottolineato il Direttore Generale dell'Abi, Marco Elio Rottigni, aggiungendo che - "Dal 2014 al 2024, le rapine agli sportelli sono diminuite del 93,6%, un risultato significativo che evidenzia l’efficacia delle azioni intraprese. In questo percorso, un ruolo fondamentale è stato svolto dal nuovo Protocollo d’Intesa tra l’Abi e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, per la prevenzione dei reati predatori, che ho avuto il privilegio di sottoscrivere a livello nazionale l’11 dicembre, insieme al Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Raffaele Grassi, che ringrazio per il suo contributo. Un sentito riconoscimento va anche ai vari Prefetti che, a livello locale, hanno firmato insieme a OSSIF e ai rappresentanti delle banche il Protocollo pensato per prevenire la criminalità ai danni sia dei clienti sia dei dipendenti delle banche. Il rafforzamento del dialogo istituzionale, lo scambio costante di informazioni e l’impiego di strumenti tecnologici avanzati per la valutazione del rischio hanno permesso di affinare progressivamente le misure di sicurezza, rendendo la risposta al fenomeno criminale sempre più efficace e mirata."
L’indagine OSSIF è stata presentata oggi al convegno Banche e Sicurezza 2025, (Homepage - Banche e Sicurezza 2025<https://banchesicurezza.abieventi.it/it>) l’evento annuale promosso da Abi, in collaborazione con ABI Lab, CERTFin e OSSIF e organizzato da ABIEventi, per conoscere ed esplorare le frontiere della sicurezza fisica e digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo. Nel corso delle due giornate autorevoli esponenti delle Istituzioni, del mondo bancario, della consulenza e dell’industria si incontreranno e si confronteranno per approfondire e individuare i punti di attenzione, le strategie e le tecnologie più avanzate in un percorso di rafforzamento della sicurezza e della resilienza dell'intero sistema economico, nazionale ed europeo.
Gli investimenti in sicurezza e la Guida antirapina
Ammontano ad oltre 400 milioni di euro gli investimenti che ogni anno le banche italiane destinano per rendere le proprie filiali ancora più protette e sicure e per la gestione del contante (trattamento e trasporto valori). Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita “Guida alla sicurezza per gli operatori di sportello”, realizzata da OSSIF in collaborazione con il Ministero dell’Interno e le Prefetture. La Guida Antirapina è un significativo punto di riferimento per chi opera ogni giorno nelle filiali bancarie: una sorta di vademecum su come comportarsi durante le rapine, ma anche indicazioni utili per prevenirle nonché per agevolare il controllo del territorio e l’attività investigativa delle Forze dell’Ordine.