“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
800 milioni per rilanciare le libere professioni e investire sui giovani
Marco Natali: «Con la firma del decreto attuativo prende finalmente il via un provvedimento atteso e fortemente sostenuto da Confprofessioni»
«Attendevamo da tempo il via libera agli incentivi all’autoimpiego e al lavoro autonomo e professionale. Abbiamo sostenuto questo provvedimento con forza sia nei tavoli ministeriali sia in sede di audizione parlamentare. Il decreto (https://saappianmonitorprod001.blob.core.windows.net/documentiprod/Decreti/5894.pdf) , con uno stanziamento complessivo di 800 milioni di euro, rappresenta un importante strumento di supporto all’avvio di attività autonome, imprenditoriali e libero professionali, con una particolare attenzione ai divari territoriali e ai giovani». Lo ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Marco Natali, accogliendo con favore la firma del decreto attuativo che rende operative le misure previste dal cosiddetto "Decreto Coesione". Una firma che testimonia l’attenzione del ministro Calderone verso il mondo professionale.
Secondo i dati dell’Osservatorio delle libere professioni, dopo un costante incremento fino al 2019, il numero di professionisti è calato del 5% tra il 2019 e il 2023, con una perdita di circa 67.000 unità. La diminuzione ha riguardato soprattutto i più giovani: nella fascia 15-34 anni si è registrato un calo del 12,4%; nella fascia 35-54 anni dell’8,2%, mentre i professionisti over 55 sono aumentati del 6,1%.
Pertanto, Confprofessioni condivide l’impianto delle misure, che si inseriscono pienamente nella strategia nazionale delle politiche attive del lavoro. L’obiettivo è promuovere l’inclusione sociale e professionale, soprattutto dei giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità.
«Questo pacchetto di interventi non solo incoraggia la nascita di nuove attività professionali, ma darà nuova linfa a un settore fondamentale per il nostro Paese», prosegue Natali. «Sarà una spinta concreta alla crescita delle libere professioni e consentirà ai giovani di valorizzare le competenze acquisite negli studi e nel lavoro. È un segnale importante che premia intraprendenza e know-how, elementi imprescindibili nel nostro settore».
«Siamo convinti che la migliore formazione per le libere professioni sia l’autoimprenditorialità», conclude Natali. «I professionisti dispongono già di competenze e idee per entrare nel mercato del lavoro, ma spesso non possiedono le risorse economiche necessarie per avviare un’attività o per ripartire dopo periodi di crisi. Per questo Confprofessioni continuerà a collaborare con le Istituzioni, affinché queste misure producano il massimo impatto in termini di crescita delle libere professioni e occupazione giovanile».




