314 incompiute, ecco il Libro bianco dell'Abruzzo

Male strade e ferrovie. L'assessore regionale Donato Di Matteo: "Una mappa per l'azione"

314 incompiute, ecco il Libro bianco dell'Abruzzo

314 OPERE INCOMPIUTE. Le opere incompiute in Abruzzo sono 314 e riguardano, In primo luogo, la viabilità stradale, ferroviaria e le infrastrutture su tutti e quattro gli ambiti provinciali. I dati sono stati illustrati dall'assessore ai Lavori pubblici, Donato Di Matteo, e da Carmen Ranalli, coautrice del "Libro bianco delle incompiute", presentato quella mattina. Il volume di 84 pagine elenca le opere che per varia ragione non sono fruibili dalla collettività e si distinguono in "incompiute" e "non completate".

L'INDAGINE. Il mezzo di indagine utilizzato è stato quello dell'invio via mail delle schede a tutti i Comuni abruzzesi e ad altri Enti operanti sul territorio. Sui 305 Comuni contattati, solo il 43,28% ha inviato un riscontro, e di questi circa il 40% ha indicato la presenza di una o più opere incompiute. L'indice di risposta più alto spetta alla Provincia di Pescara, con l'83%, il più basso alla Provincia dell'Aquila con il 33%. Le aree tematiche individuate sono l'edilizia scolastica, l'edilizia sanitaria, l'edilizia sociale, culturale e di culto, l'impiantistica sportiva, il risanamento ambientale e urbano, viabilità stradale, ferroviaria, infrastrutture.

VIABILITA' SUGLI SCUDI. Come è stato spiegato, il settore maggiormente selezionato è quello della viabilità stradale, ferroviaria e delle infrastrutture (83 selezioni), al secondo e terzo posto, con un numero di selezioni simili, si collocano il risanamento ambientale e urbano (68 selezioni), e l'edilizia sociale e culturale e di culto (66 selezioni). Quarta per numero di selezioni (55) l'impiantistica sportiva. Penultima, con 39 selezioni l'edilizia scolastica; mentre ultima (3 selezioni e solo nella provincia di Pescara), l'edilizia sanitaria.

GLI INTERVENTI COMUNICATI. Per quanto riguarda il numero degli interventi comunicati, la provincia che registra una maggiore richiesta dai Comuni (193) è quella di Pescara, seguita da quelle di Chieti (149), L'Aquila (180) e Teramo (90). "Se queste opere fossero state completate avrebbero concorso alla crescita e allo sviluppo della nostra regione - ha dichiarato Di Matteo - Dopo questo rilievo dovremo capire quali sono le opere strategiche sulle quali concentrare il nostro maggior impegno, sicuramente tra queste nell'edilizia sanitaria accanto a quella scolastica".

RIVEDERE NORME E REGOLAMENTI. L'assessore non ha poi nascosto la necessità di rivedere norme e regolamenti di erogazione "altrimenti non riusciremo ad invertire la tendenza delle cattedrali nel deserto". L'incompiuta che più ha impressionato Di Matteo è la Diga di Chiauci, l'invaso che insiste sul territorio molisano ma realizzata da Regione Abruzzo costata ben 100 milioni di euro: "Un'opera con un deserto intorno, che deve essere per forza completata, altrimenti creiamo un mostro". Le risorse ancora necessarie per il completamento ammontano a 20/30 milioni di euro.

Gli Indipendenti