Vanoni replica alla Lorenzin: «Mente per delegittimarci»

Su twitter il Ministro aveva provocato l'inventore della terapia a base di cellule staminali bocciata dal comitato scientifico

Vanoni replica alla Lorenzin: «Mente per delegittimarci»

METODO STAMINA. VANONI REPLICA ALLE ACCUSE SU TWITTER DEL MINISTRO LORENZIN. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sul suo profilo Twitter accusa pubblicamente la "Stamina Foundation" al quale l'Istituto Superiore della Sanità non ha riconosciuto, finora, valore scientifico alla cura delle malattie degenerative con l'uso delle cellule staminali adulte. "Appello a #Stamina Foundation: si pubblichi metodo e valuti comunità scientifica internazionale. Malati hanno diritto a conoscere verità". Pronta la replica del professor Davide Vannoni che, però, si affida a facebook per ribattere. «Magari - scrive Vannoni - se il ministro Lorenzin, invece di continuare a mentire e a chiedere cose assurde, ci dicesse, sempre nell'ottica della trasparenza, chi sono le lobby che appoggia (e per quali ragioni) ed eventualmente, visto che siamo in tema, ci raccontasse su quali basi logiche ha formato un siffatto comitato scientifico così incompetente e di parte, potremmo anche discutere di questa sua richiesta». Secondo Vanoni, infatti, la strategia di comunicazione adottata dalla Lorenzin è chiara. «Mettere in cattiva luce il Metodo Stamina coi i pazienti allo scopo di «fare pressioni affinchè l'ospedale di Brescia non proceda con nuovi pazienti in lista d'attesa».

«CI HANNO CAMBIATO IL PROTOCOLLO». L'ideatore della terapia a base di cellule staminali, e che sembra l'unica soluzione contro le malattie degenerativa tipo la Sma1, è un fiume in piena. «Perchè - si domanda l'animatore della Stamina Foundation - l'ISS ci ha imposto di cambiare il protocollo di produzione cellulare, impedendo ai nostri biologi di produrre le cellule per la sperimentazione?». E, poi: «Per quali ragioni non ha accettato la nostra offerta (è nei verbali dell'incontro) di mandare un proprio biologo ad apprendere presso i laboratori di Brescia come operiamo con la nostra metodica (forse è la stessa ragione per cui si sono rifiutati di far visitare i pazienti e di raccogliere la loro documentazione)?». 

«MALATI NON SONO UN GREGGE». Infine l'affondo. «Se può caro ministro - conclude Vannoni -ci spieghi queste poche cose e sempre, nell'ottica della trasparenza, le vorrei comunicare che i malati non sono un gregge che stamina porta in piazza a suo piacimento, ma persone molto più competenti di lei che fanno determinate scelte in maniera informata, persino superiore a quelle dei suoi esperti e dirigenti che mi sembrano molto lontani da un minimo livello di conoscenza sulle cellule staminali, ma decisamente più esperti nell'arte dell'intrallazzo». 

Redazione Independent