Una risposta contro il cancro

A Ortona il primo Centro di diagnostica senologica d'Abruzzo. Da aprile screening gratuito per 2696 donne

Una risposta contro il cancro

MEDICINA. A ORTONA IL CENTRO MAMMOGRAFICO. E’ stato attivato all’Ospedale di Ortona il primo Centro di diagnostica senologica d’Abruzzo: la Asl ha infatti dedicato un’équipe di radiologi alla valutazione degli esami di screening mammografico eseguiti negli ospedali di Chieti, Lanciano, Vasto e Ortona. La nuova unità operativa è stata presentata questa mattina alla presenza di numerose autorità e del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro.

SCREENING GRATUITO. Dallo scorso mese di aprile l’Azienda Sanitaria ha riavviato (per prima in Abruzzo) il programma di prevenzione contro il cancro alla mammella, che riserva alle donne in età compresa tra 50 e 69 anni la possibilità di eseguire gratuitamente una mammografia. In sette mesi sono state invitate a sottoporsi all’esame diagnostico 2.695 donne. Hanno risposto in 1.348, di cui 162 richiamate per approfondimenti di secondo livello. Dieci sono i tumori diagnosticati dall’inizio dello screening.

COME FUNZIONA? Ma come funziona il Centro di diagnostica senologica? Dagli ospedali nei quali viene effettuato l’esame, le immagini delle mammografie sono inviate in rete a Ortona per la lettura, a cura di due radiologi che lavorano “in cieco”, ovvero in maniera indipendente, al fine di non essere influenzati l’uno dal parere dell’altro. Se l’esito dell’esame è negativo, la risposta viene spedita a casa della donna, che sarà richiamata dopo due anni per un controllo. Qualora il radiologo ravvisi invece la necessità di un approfondimento, si procede con esami di secondo livello. «Un’équipe dedicata esclusivamente alla patologia della mammella – ha sottolineato Zavattaro - consente di concentrare l’attività e trattare un numero di casi particolarmente elevato. Si realizza così una struttura caratterizzata da elevata specializzazione, che garantisce una risposta di qualità alle donne, nonché la riduzione delle liste d‘attesa». E’ stato, infatti, progressivamente incrementato il numero di sedute dedicate allo screening: dalle due sedute a settimana da 24 inviti ciascuna eseguite ad aprile presso la Radiologia di Chieti si sono aggiunte, a fine luglio, le sedute presso le unità operative di Lanciano e Vasto e, da settembre, di Ortona. Attualmente sono organizzate con 2-4 turni settimanali da 24 inviti ciascuno. Durante il mese di novembre è previsto lo screening di 1.107 donne invitate, di cui 439 a Chieti, 256 a Vasto, 192 a Lanciano e 220 a Ortona. «E’ importante che le donne comprendano l’efficacia dello screening – ha aggiunto il manager - perché la diagnosi precoce aumenta le possibilità di guarigione. Per sensibilizzare la popolazione femminile interessata, partirà a breve una massiccia campagna di comunicazione nel territorio della nostra Azienda, che utilizzerà tutti i più moderni canali per esprimere un messaggio chiaro: basta davvero per salvarsi la vita. E aderire allo screening è davvero semplice».

CHI C'ERA. Foltissima la platea che ha seguito con attenzione gli interventi di Marzia Muzi, referente aziendale dello Screening, Maria Amato, direttore della Radiologia di Vasto,  Lorenzo Mazzilli, responsabile dell’Audit e Governo Clinico. Erano presenti il sen. Fabrizio Di Stefano, l’assessore regionale Federica Carpineta, il sindaco di Ortona, Enzo D’Ottavio, il presidente del Consiglio Comunale, Ilario Cocciola, e i presidenti delle commissioni regionali Salute, Nicoletta Verì, Bilancio, Emilio Nasuti, e Agricoltura, Antonio Prospero.

 Redazione Independent