Strage di stato nelle carceri

La notte scorsa l'ennesimo suicidio dietro le sbarre. In Abruzzo preoccupa la situazione dei detenuti e delle guardie

Strage di stato nelle carceri

STRAGE DI STATO NELLE CARCERI. L.S carcerato di 51, si è tolto la vita la scorsa notte nel carcere di Biella, si è impiccato nel reparto isolamento alle inferriate della finestra della cella con i lacci delle scarpe. Condannato per furti e rapine dal 2004 avrebbe scontato la pena fino al 2006. «Sono 118 i morti dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane e ben 41 morti per suicidio»sottolinea il Segretario dell'OSAPP, Leo Beneduci, che parla anche di «una vera e propria strage di Stato». 

LA SITUAZIONE IN ABRUZZO. Anche in Abruzzo la situazione non è migliore ed i dati non sono incoraggianti. In un anno i suicidi in cella sono stati tre (Sulmona, Pescara e Teramo). I tentati suicidi sono stati 25 (19 a Teramo, 3 a Vasto, 1 a Sulmona, L’Aquila e Chieti). I detenuti salvati in extremis da parte della polizia penitenziaria sono stati 15. Gli atti di autolesionismo ammontano a 142 (66 nell'istituto penitenziario di Teramo). I carcerati che sono ricorsi a proteste estreme (come sciopero della fame, rifiuto del vitto, rifiuto della terapia, ecc.) risultano essere 188. Mentre sono state 27 le proteste collettive: attiture, sciopero del carrello. Infine gli atti di aggressione perpetrarti in danno di poliziotti penitenziari ammontano a 8 ( 3 a Teramo, 2 a Vasto e L’Aquila e 1 a Lanciano).  

Enrica Di Menna