Marsica. Banda criminale Ko

Operazione Karkouba. In cella 27 marocchini accusati di associazione per delinquere e spaccio di cocaina

Marsica. Banda criminale Ko

OPERAZIONE KARKOUBA”: STRONCATO TRAFFICO DI DROGA NELLA MARSICA. Si è stretto il cerchio attorno alla banda di spacciatori della zona Luco dei Marsi (AQ) sfuggiti alla cattura nell'ambito dell'Operazione Karkouba, soprannome dato alla cocaina chiamata anche "birra", "regalino" "bicicletta". Le indagini (perquisizioni, intercettazioni e servizi di osservazione) condotte dalla Squadra Mobile di L'Aquila, in collaborazione con le Questure di tutto l'Abruzzo, Roma, Ascoli Piceno, Grosseto e Pratica di Mare, (perquisizioni, intercettazioni e servizi di osservazione) hanno dato i frutti ed assicurato alla giustizia anche gli ultimi soggetti rimasti a piede libero. 

VENTISETTE PERSONE ACCUSATE DI SPACCIO DI DROGA. L’Operazione Karkouba è dello scorso 5 luglio, quando la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di L’Aquila, ha dato esecuzione a 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere, ex art. 74 e 73 D.P.R. 309/90, emesse dal G.I.P. del Tribunale di L’Aquila, nei confronti di una associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. I fatti contestati ed oggetto di reato sono accaduti nella provincia di L’Aquila, da febbraio 2011 a marzo 2013. 

OLTRE 4MILA CESSIONI RISCONTRATE. Impressionante il numero quotidiano delle cessioni di cocaina ed hashish. si è stimato che mensilmente l’organizzazione operava circa 4.000 cessioni di droga, per un quantitativo di 2,500 kg e per un giro di affari di circa 70.000 euro. 

IL PUSHER INTERCETTATO. Aziz Enaji, 34 anni, marocchino, domiciliato a Luco dei Marsi, si è presentato spontaneamente in Questura ed è stato messo ai domiciliari. Pusher al saldo dell’organizzazione, faceva anche da intermediario per l’acquisto della cocaina accompagnando i clienti dagli altri suoi “colleghi” spacciatori. Come si è riscontrato dalle tante intercettazioni mentre parlava con Giuseppe Civitani, altro soggetto arrestato per spaccio e sfruttamento della prostituzione, il 34enne marocchino parlava chiaramente di droga e prezzi.

”lo sai che ho preso 5 grammi l’altro giorno fa dove ho lasciato la bilancia……….ce l’ho io la roba buona…..trova un nuovo cliente che posso cedergli anche 5 o 10 grammi”.


GLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO Hicham El Malhoudy, 34 anni, marocchino, si è presentato presso il Commissariato di Avezzano lo scoso 24 luglio. Elemento di spicco della bandacriminale, vicinissimo ai capi, a volte teneva e tagliava la cocaina preso la sua abitazione. È lui uno di quelli che nelle intercettazioni telefoniche chiama la droga Karkouba, occupandosi di numerosissime cessioni. Yassine Ghettas, è stato rintracciato lo scorso 23 luglio a Terracina (Lt). Nell'organizzazione avava lo stesso ruolo di El Malhoudy: prendeva le direttive dai capi, riusciva a garantire quotidianamente, in ore diurne e notturne, anche nei giorni festivi, la sua presenza in strada per assicurare sempre le consegne di droga che avvenivano anche in orari mattutini. Salah El Baharouy, personaggio di rilievo del sodalizio, considerato come uno dei principali rifornitori di cocaina e hashish immessa nel territorio marsicano, si è presentato spontaneamente dai carabinieri di Luco dei Marsi. Oltre a rifornire di droga altri spacciatori, tutti marocchini, si occupava personalmente delle attività di spaccio oltre a detenere, tagliare e pesare la droga dentro la sua abitazione.

UN GRADINO SOTTO I CAPI. Mohammed Harir, personaggio di spicco nell’associazione a delinquere, un gradino sotto i capi, individuato come colui che aveva il compito di custodire la droga, si è presentato con il suo avvocato lo scorso 3 luglio presso il commissariato di Avezzano.

LE ATTIVITA' INVESTIGATIVE. Le indagini, corroborate da intercettazioni telefoniche ed ambientali e da sistemi di localizzazione installati su autovetture, hanno evidenziato l’esistenza sul territorio marsicano, ricadente su Avezzano, Luco dei Marsi, Celano e Trasacco, di un folto gruppo di cittadini marocchini dediti, in forma associata e stabile, con una struttura organizzativa ben consolidata e collaudata in compiti e ruoli, allo spaccio di droga, in particolare, cocaina ed hashish, collaborati anche da cittadini italiani, in qualità di intermediari e subcedenti.

L'ITALIANO ARRESTATO PER SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE. Un italiano, Giuseppe Civitani, è stato arrestato, oltre che per spaccio di droga, anche per il reato di sfruttamento della prostituzione. Dalle indagini è emerso che aveva fatto prostituire diverse ragazze, assuntrici di cocaina, al fine di permutare la cessione di droga con la prestazione sessuale a favore dei clienti, principalmente gli stessi pusher marocchini.

LE RONDE E L'INTERROGAZIONE DEL SENATORE LEGNINI. Anche i media nazionali si sono occupati dei problemi legati all'integrazione della comunità marocchina nell'area della marsica, storicamente votata ad ospitare nel lavoro in campagna cittadini extracomunitari. C'è stata nel dicembre del 2012 un’interrogazione parlamentare all’allora Ministro Cancellieri da parte dell’allora senatore Giovanni Legnini per l’allarme criminalità a Luco dei Marsi nel quale si stavano pure formando delle ronde di "giustizieri contro gli stranieri".



Redazione Indepenent