L'Aquila. Soldi o chiacchiere?

Cialente a Roma col "Popolo dell Carriole": «Entro 20 giorni arriverà un miliardo». Certo, come no...

L'Aquila. Soldi o chiacchiere?

RICOSTRUZIONE. MA DOVE SONO I SOLDI? «Entro una ventina di giorni arriverà un miliardo di euro per la ricostruzione». Così parlò Massimo Cialente, primo cittadino di L'Aquila, lo scorso 16 di aprile a margine dell'incontro col sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Catricalà. Due giorni fa il tenore di quell'annuncio roboante era un tantino diverso «Abbiamo chiesto il denaro subito, con un decreto legge che io speravo arrivasse domani anche se non sappiamo se il governo Monti terrà un ultimo Consiglio dei Ministri prima di quello di un auspicabile nuovo Governo». Insomma, la domanda è "quando arrivano questi benedetti soldi prima che il Capoluogo d'Abruzzo diventi un "Deserto dei Tartari"?.

DAL SENATO RISPOSTE DUBBIE. Il Consiglio dei ministri ha varato, poco fa, il decreto per consentire la prosecuzione dell'assistenza alla popolazione della Regione Abruzzo colpita dal sisma. Si tratta di un dispositivo finanziato con 500 milioni di euro per favorire la ricostruzione anche di L'Aquila attraverso attività straordinarie di demolizione e abbattimento di edifici pericolanti e rimozione delle macerie. Ma gli altri soldi? Non si doveva procedere con l'accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti? Che fine ha fatto l'impegno del Ministro Barca verso le popolazioni colpite dal terremoto? E che ruolo hanno i senatori abruzzesi in questa vicenda? Possibile che nessuno gli dia retta?

Marco le Boeuf