Gran sasso, esposto su nuova seggiovia a Campo Imperatore

M5S chiesto intervento Autorità Giudiziaria contro i responsabili del Centro Turistico del Gran Sasso e del Comune dell’Aquila

Gran sasso, esposto su nuova seggiovia a Campo Imperatore

GRAN SASSO: ESPOSTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE SULLA NUOVA SEGGIOVIA CAMPO IMPERATORE-OSSERVATORIO. La Senatrice del Movimento 5 Stelle Enza Blundo ha inviato oggi un esposto alla Procura della Repubblica dell’Aquila, al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato dell’Aquila e al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Pescara.

L’esposto si riferisce alle presunte irregolarità delle procedure adottate nell’emanazione del Bando di gara europea del 19/04/2014 n. 2014/S 078-134673 del Centro Turistico Gran Sasso SpA relativo alla costruzione della nuova seggiovia “Campo Imperatore-Osservatorio” (L’Aquila), per un valore stimato dell’opera pari a oltre sei milioni di Euro.

Nello specifico la Senatrice chiede di sapere se nei fatti esposti non possano ravvisarsi reati penali, tra i quali quelli previsti dagli art. 323 (abuso d’ufficio) e 328 (omissione d’atti d’ufficio) c.p., a carico di Adolfo Saotta (responsabile del procedimento relativo al bando in oggetto), di Massimo Cialente (Sindaco dell’Aquila) e di altri che fossero successivamente individuati.

In particolare, si contesta che il progetto preliminare della nuova seggiovia, nonché gli Studi di Impatto Ambientale e di Incidenza Ambientale, siano stati depositati presso i competenti Uffici della Regione Abruzzo, della Provincia e del Comune dell’Aquila ben 38 giorni dopo la pubblicazione del bando di gara, contravvenendo così a quanto disposto dalla Legge Regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale (n. 66/1990, art. 2 c. 1) e dal Codice sui contratti pubblici (D.Lg.vo n. 163/2006, art. 165 c. 3), nei quali è stabilito che gli Studi di Valutazione di Impatto e di Incidenza Ambientale debbano essere depositati e resi pubblici prima dell’approvazione del relativo progetto.

"Il progetto di nuova seggiovia - dice la Blundo - è solo il primo di una serie di opere devastanti per l’ambiente, la cui realizzazione si inquadra nel “Piano di sviluppo e valorizzazione dell’area aquilana” (cosiddetto “Piano Letta”), che prevede ingenti investimenti nel settore degli impianti e delle infrastrutture sciistiche, con gravissimi danni all’ambiente del territorio compreso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nella Zona di Protezione Special (ZPS) IT 7110128 “Parco Nazionale Gran Sasso - Monti della Laga” e nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT7110202 “Gran Sasso”. Si tratta di progetti chiaramente insostenibili sul piano ecologico, in grado di produrre non solo danni paesaggistici ed ambientali irreversibili, ma disastrosi anche su quello economico, considerato che la permanenza del manto nevoso alle quote considerate è sempre più breve e la stagione turistica a questa legata è comunque molto ridotta nel tempo".

Per il MoVimento 5 Stelle la nuova seggiovia distruggerebbe in modo irreparabile habitat prioritari di alta quota di interesse comunitario (contravvenendo alla Direttiva Habitat ed alle relative leggi nazionali di recepimento), ricchissimi di biodiversità e già minacciati dai cambiamenti climatici. "La stazione di partenza dell’Osservatorio e la parte iniziale della nuova Seggiovia - conclude - sarebbero poi completamente sovrapposti alla Stazione di Ricerca a Lungo Termine del Gran Sasso (gestita dal Corpo forestale dello Stato), confermando le preoccupazioni espresse proprio dalla Rete Nazionale LTER-Italia, che ha già ripetutamente evidenziato “l’inevitabile impatto di tale opera sulle attività di ricerca a lungo termine svolte” e ricordato che “le preziose e lunghe serie di dati accumulati in tale sito LTER (trent’anni di dati sulla vegetazione e dieci sugli uccelli) sarebbero irrimediabilmente compromesse da un’alterazione dell’ambiente circostante”.

Redazione Independent