Welcome Terza Repubblica

La partita a scacchi per evitare il ritorno al voto: un progetto politico (5 punti) per avere la fiducia da Grillo

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GOVERNISSIMO SI', GOVERNICCHIO NON SI PUO? Se il Governissimo col Pdl non si farà mai - a meno che non si vogliano suicidare! - e dato che Grillo non può fare come sta facendo in Sicilia dove il presidente di Regione viene eletto direttamente dai cittadini (mentre col sistema elettorale del "Porcellum" no), allora cosa si dovrebbe proporre al leader del Movimento 5 Stelle per far votare ai suoi senatori e deputati eletti la fiducia al prossimo Governo? Ma soprattutto la "domanda delle domande" è chi dovrebbe essere il Capo dell'Esecutivo della VXIIesima Legislatura della storia della Repubblica Italiana? Il "Lider Maximo" (D'Alema) ha fatto sapere che non c'è alternativa a Pierluigi Bersani benchè il risultato elettorale abbia sancito, inesorabilmente, la «non vittoria» del candidato premier dei Democrat. Immediata la "provocazione" di Grillo che ha dichiarato "pepatamente" «perchè, invece, non votano loro la fiducia al primo Governo a "5 Stelle?"». Insomma, qualcosa di duro da mandare giù per il centrosinistra alle prese con una partita a scacchi mica facile da ridere - in ballo c'è il futuro del paese - a meno che non la si voglia pareggiare compiendo una serie di mosse saggissime. Siamo o no nella Terza Repubblica?

L'IPOTESI DI NON ACCORDO. Come è noto entro il 15 marzo ci sarà l'insediamento del nuovo Parlamento con la contestuale elezione dei presidenti di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Questa fase, naturalmente, può anche durare giorni: si tratta pur sempre della terza e seconda carica dello Stato dopo il Presidente della Repubblica. Appena eletti inizieranno le consultazioni - in reatà sono già cominciate! - da Napolitano che darà l'incarico a Pierluigi Bersani, poichè il centrosinistra ha una maggioranza in un ala del Parlamento, di esplorare la situzione e proporre il nuovo Governo. Entro il 15 aprile, poi, si dovrebbe eleggere il nuovo Presidente della Repubblica che, come è noto, richiete una maggioranza qualificata di almeno 2/3 del parlamento: ciò significa che, vuoi o non vuoi, si dovrà trovare un'accordo. Ma se i "grillini" non votano la fiducia alla proposta di governo di Bersani - ed al momento non ci sembra facile - non ci saranno margini per andare avanti. Dunque, la parola tornerà ancora una volta al Presidente Napolitano che dovrebbe incaricare un presidente di garanzia solo allo scopo di modificare la legge elettorale e tornare al voto in ottobre. In altre parole: un caos che non si era mai visto ma anche una grande chance.

L'UNICA CHANCE PER IL PD. Bersani, e il gruppo politico del Pd, dovranno convincere Grillo presentandogli un progetto politico serio, un programma di 4/5 punti, per andare in Parlamento a chiedere la fiducia. li argomenti ai quali il comico genovese non potrebbe dire di no sono: conflitto d'interessi, legge anticorruzione, riduzione numero parlamentari e adeguamento stipendio, provvedimenti sul lavoro e legge elettorale. Se il Movimento 5 Stelle dovesse dire no a una proposta di questo tipo allora è chiaro che la strategia è quella di andare subito a nuove elezioni e massacrare, una volta per tutte, la vecchia politica. Intanto il "giaguaro", Silvio Berlusconi, resta appollaiato sull'albero in attesa che una delle prede ingenuamente vada ad abbeverarsi alla fonte..


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