Fusione

La fusione tra Pescara Montesilvano e Spoltore ha scatenato un putiferio tra le forze politiche nell’area metropolitana non solo tra le forze locali di governo e quelle di opposizione, ma anche all’interno delle coalizioni. Ma se la contrapposizione tra le coalizioni di maggioranza ed opposizione è fisiologica in un confronto  democratico tra partiti diversi, quella che vede posizioni a volte diametralmente opposte all’interno degli stessi schieramenti, sono imperscrutabili al punto che anche un politologo avrebbe difficoltà a spiegarne le ragioni. Già sul progetto” Parco Rifugio Sexantio” per animali a Spoltore, mentre il PD spoltorese è nettamente contrario in linea di principio, il PD pescarese ed il M5S si limitano sostanzialmente a considerare errata, o quanto meno ambigua la modalità con cui la Giunta Masci intende realizzare il progetto. Ancora più nette appaiono le contrapposizioni e le divisioni sulla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. La Storia è nota: dopo il referendum del 24 maggio del 2014, quando i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore, si espressero a favore della nuova realtà metropolitana e dopo la sua consacrazione con la legge regionale del 24 agosto del 2018 che sanciva la nascita della Nuova Pescara, purtroppo siamo ancora a caro amico grazie agli intralci frapposti da una parte della  classe politica dei tre comuni. La spiegazione probabilmente la troviamo se consideriamo che il rinnovo dei Consigli comunali di Pescara e Montesilvano si avranno proprio nel 2024, in coincidenza del primo vagito della nuova realtà metropolitana, quello di Spoltore, dove si è votato da poco nel giugno dell’anno scorso, non dovrebbe esserci alla scadenza naturale del 2027, dovendo il Consiglio sciogliersi dopo meno di due anni da quando si è votato l'ultima volta. Un maligno potrebbe pensare che chi ha appena conquistato faticosamente l’agognata poltrona, farà di tutto per rinviare il più lontano possibile la nascita della nuova città metropolitana. E come quando nelle tragedie greche spuntava il deus ex machina per risolvere l’intreccio complicato della trama, così nell’intreccio politico dei tre municipi arriva il Dio nella persona del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri a salvare capra e cavoli con la proposta di legge di far slittare al 2027 la data di nascita della Nuova Pescara, casualmente in coincidenza con il rinnovo del Consiglio Comunale di Spoltore. Così il maligno di cui sopra potrebbe avere la conferma delle sue insinuazioni facendo sue le parole di  Jung, il luminare della psicoanalisi, secondo cui le coincidenze non sono casuali ma significative.