la maxi truffa delle Pensioni Minime. Coinvolti 45 italiani all'estero

Dal Brasile, Santo Domingo e Argentina dichiaravano la residenza in Italia per maturare la pensione al 65esimo anno di età. Sequestrati 160 immobili e 50 conti correnti

MAXI TRUFFA SULLE "PENSIONI MINIME": COINVOLTE 45 PERSONE. Una complessa operazione della Guardia di Finanza di Vasto ha portato alla luce una maxi truffa sulle Pensioni Minime: 45 le persone coinvolte per aver percepito assegni sociali da oltre 1,5 milioni. Sequestrati 162 unità immobili e 50 conto correnti.  L'indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vasto, Dott.ssa Enrica Medori,  ha consentito di accertare una peculiare frode finalizzata alla percezione di assegni sociali da parte dell'INPS.

IL MECCANISMO. Al compimento del 65 anno di età gli indagati rientravano in
Italia da Brasile, Argentina e Santo Domingo il tempo necessario per stabilire la residenza. Tale requisito, come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, si consegue quando un soggetto resta iscritto presso l’anagrafe comunale per un periodo superiore a 183 giorni.  Così, nel periodo di permanenza nello Stato italiano, i soggetti indagati richiedevano all’INPS competente la pensione minima, aprendo contemporaneamente un conto corrente o libretto bancario/postale ove far confluire le somme indebitamente spettanti.

I CONTROLLI. I controlli hanno permesso di appurare che solo "cartolarmente" i 45 beneficiari denunciati erano in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ottenere l'assegno sociale. Nel corso delle indagini sono state monitorate oltre cento posizioni sospette ed è stata acquisita
tutta la documentazione bancaria e postale inerente i conti correnti e i libretti di risparmio sui quali
venivano accreditate le somme erogate dall'I.N.P.S.

Redazione Independent