Via libera da Ministero dell'Interno per Election Day

A fine maggio si voterà per Europee e Regionali, oltre che per Provincia e Comuni. Per Vacca (M5S): «Una vergogna»

Via libera da Ministero dell'Interno per Election Day

VIA LIBERA DAL MINISTERO DELL'INTERNO PER L'ELECTION DAY. Si voterà, molto probabilmente il 24 e 25 maggio prossimi, per le Europee la Regione Abruzzo e, dove serve, per il rinnovo delle cariche amministrative nei Comuni abruzzesi e nella Provincia di Pescara. Il via libera arriva dal vice ministro dell'Interno, Filippo Bubbico, il quale ha risposto, alla Camera dei Deputati, alle interrogazioni presentate dai parlamentari abruzzesi Gianni Melilla (Sel) e Gianluca Vacca (Movimento 5 Stelle) sull'accorpamento delle elezioni.

I cittadini elettori, dunque, riceveranno al seggio un plico contenente le schede con i candidati e liste per Europa, Regione, Provincia e Comuni: insomma, un pacco di carta!

VACCA (M5S): «ACCORDO PD-L PIU PDL». Molto critico sulla vicenda il parlamentare abruzzese Gianluca Vacca che sul suo blog denuncia lo scandalo della prosecuzione di un mandato, quello della governace alla Regione Abruzzo, illegittimo. «Lo Statuto della Regione Abruzzo prevede - spiega Vacca - che le elezioni si debbano svolgere entro 3 mesi dalla scadenza della consiliatura; la norma della spending review però prevedeva l'accorpamento forzoso delle elezioni amministrative a quelle nazionali ed europee nel caso in cui si svolgano lo stesso anno. I problemi però sono di salvaguardia della democrazia, e di rapporti tra le fonti legislative: come si può tollerare che una giunta e un intero consiglio regionale durino 5 mesi oltre la scadenza del manato? Se le elezioni europee si fossero svolte ad ottobre, Chiodi e questo governo dell'inciucio avrebbero spinto la consiliatura fino a 10 mesi oltre la scadenza?? E poi, se Chiodi volesse veramente operare nell'ambito della salvaguardia della democrazia, perché non ha fatto sì che si accorpassero le regionali alle elezioni nazionali di febbraio? In questo caso si sarebbero potuti coniugare la norma prevista dalla spending review con lo Statuto regionale». E invece no. «La giunta Chiodi e la finta opposizione del PD-L in consiglio regionale - conclude - sono ben saldi sulle loro poltrone, e pur di continuare ad occupare gli scranni regionali, violano con molta disinvoltura la Costituzione e la democrazia. Con il rischio che le future elezioni regionali vengano invalidate dal TAR....Ma d'altronde, cosa aspettarsi da un paese dove anche il Parlamento, il Governo e lo stesso Presidente della Repubblica sono illegittimi e incostituzionali?

Redazione Independent