Vertenza Alimonti. Ancora 72 ore per riaccendere la speranza

Il 27 settembre terminerà la cassa integrazione. D'Alessandro a Roma: "L'obiettivo è una proroga"

Vertenza Alimonti. Ancora 72 ore per riaccendere la speranza

VERTENZA MOLINO ALIMONTI. LAVORATORI A RISCHIO POVERTA'. Nel giro di 48-72 ore, saranno attivati opportuni contatti, da un lato, con la Regione Lazio per fare fronte comune sulla vertenza del Molino Alimonti, i cui lavoratori vedono avvicinarsi con preoccupazione la scadenza della Cassa integrazione, prevista sabato 27, e dall'altro con il Ministero del lavoro per riaprire la partita delle tutele. E' l'impegno che il consigliere regionale delegato, Camillo D'Alessandro, ha preso, questa mattina, a Pescara, in Regione, con i sindacati al termine della riunione del tavolo regionale dell'emergenza sulla vicenda Alimonti che accomuna lo stabilimento di Ortona, il deposito di Guardiagrele e la Romana macinazione al Flaminio, nella Capitale. "L'obiettivo - ha spiegato D'Alessandro - è quello di ottenere un'ulteriore proroga della Cassa integrazione che accompagni la fase delle aste. Non vorremmo, infatti, che si arrivasse ad un tale momento con i lavoratori privi di ammortizzatori sociali e quindi di garanzie. Inoltre - ha aggiunto il consigliere regionale delegato - come Regione abbiamo assunto l'impegno di riaccendere i riflettori su una vertenza impegnativa come quella del Molino Alimonti affinché si comprenda non solo che l'azienda è in grado di ripartire da subito ma soprattutto che il sito industriale di Ortona insiste su una infrastruttura ferroviaria che potrebbe invogliare un potenziale investitore in termini di facilità di trasporto delle merci. Come Regione - ha concluso - siamo pronti a creare le condizioni per migliorare anche questo aspetto".

 

Reda Inde