Verde, Auto e Opera? 80 bombe

Area di risulta: un investimento milionario per riqualificare l'Ex Stazione Fs. Mascia: «Pronti entro l'estate»

Verde, Auto e Opera? 80 bombe

AREA DI RISULTA: TEATRO, VERDE E PARCHEGGI - Il progetto di riqualificazione delle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria di Pescara con la costruzione del Teatro approderà all’esame del Consiglio comunale prima della fine dell’estate 2012. La conferma è arrivata stamane dall’Ufficio tecnico che ha seguito l’intero iter procedurale inerente la redazione del programma di intervento, lungo e ambizioso, per un investimento complessivo pari a 80milioni di euro che vedrà la partecipazione di pubblico e privato. «Per tale ragione abbiamo deciso oggi di estrapolare dal Piano Triennale delle Opere pubbliche l’intervento che, entro poche settimane ormai, andremo a riproporre all’esame dell’Assemblea con alcune sedute ad hoc utili a esaminare tutti i dettagli della proposta progettuale che vogliamo sia condivisa dalla città». Lo ha ufficialmente annunciato stamane il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia durante la seduta odierna del Consiglio comunale relativa al Piano Triennale delle Opere pubbliche.

MASCIA: IL PROGETTO E' PRONTO - «Il progetto per le aree di risulta è ormai pronto e definito – ha detto il sindaco Albore Mascia -. I nostri uffici stanno verificando gli ultimi dettagli sotto il profilo dell’intervento, curando ogni aspetto di quell’opera che, con il Piano particolareggiato 2, è destinato a caratterizzare per sempre una delle aree più strategiche della città, in entrambi i casi due spazi aperti ed enormi su cui si giocherà il futuro e lo sviluppo di Pescara, sia sotto il profilo dei servizi, sia dal punto di vista culturale e urbanistico del nostro territorio, due interventi che rivoluzioneranno in modo radicale l’immagine e il volto del capoluogo adriatico dando vita a un processo in qualche modo irreversibile, e proprio per questo sentiamo in modo forte il senso di responsabilità quale classe dirigente chiamata a decidere la crescita del nostro territorio. Gli elementi distintivi restano sempre quelli decisi dal Consiglio comunale, quindi la quota destinata a verde e parcheggi e il Teatro, ma l’assetto di quegli spazi, la loro dislocazione, la risagomatura dei ‘vuoti urbani’ oggi disponibili sono elementi importanti che non possono essere sottovalutati. Ormai è cominciato a tutti gli effetti il conto alla rovescia perché la nostra amministrazione, come ho detto tre anni fa, sarà quella che posizionerà la prima pietra di quel maxi-progetto, forse il più grande che Pescara vivrà negli ultimi cinquanta o sessant’anni. Ma ovviamente – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – riteniamo la condivisione del progetto da parte della città un elemento fondamentale per portare avanti l’intervento che comunque segnerà il futuro nostro e dei nostri figli, diventerà il simbolo di Pescara, un’occasione unica per ripensare l’intero territorio, un’occasione per portare occupazione, economia e crescita, e che dunque non possiamo sprecare. Per tale ragione oggi, in sede di approvazione del Piano Triennale, abbiamo deciso di estrapolare il progetto preliminare dallo stesso Piano, con la relativa previsione degli 80milioni di finanziamento necessari. E’ evidente che quell’intervento andrà realizzato tramite un partneriato pubblico-privato e in tal senso potremo ricorrere anche alle nuove forme di partnership che il Governo sta definendo in questi giorni con norme in via di emanazione e regolamentazione, norme che saranno esecutive già durante l’estate, dunque non aveva senso aprire un dibattito confuso e, inevitabilmente, caotico sull’intervento che invece riporteremo in aula, all’esame del Consiglio comunale, prima della fine dell’estate 2012 programmando una serie di sedute dedicate esclusivamente all’illustrazione, all’analisi e all’approvazione dell’opera sulla quale richiamerò al senso di responsabilità non solo la maggioranza, ma anche la minoranza, tutti consapevoli della rilevanza di quell’opera per il rilancio del territorio». Eh, già! Bello! Speriamo che non ci siano intoppi

Marco Manzo