Venti di crisi in Italia

Il Pdl non vota la fiducia al Governo Monti sul Ddl Sviluppo. Ma è davvero tutta colpa di Passera?

Venti di crisi in Italia

IL PDL VOLTA LA FIDUCIA A MONTI. Il PDL non ha votato la fiducia al Senato sul decreto sviluppo che è passato con 127 si, 17 no e 23 astenuti. Ben diverso è stato l'esito della votazione il 17/11/2011 quando Monti si è presentato al Senato per ottenere la fiducia sul suo programma di Governo e cioè 281 voti a favore, 25 contrari e nessun astenuto. La strategia della pattuglia berlusconiana è quella di far cadere gradualmente il Governo dei Professori per il momento negando la fiducia anche alla camera come ha annunciato Gasparri. Il Cavaliere, condividendo le critiche della Lega al Governo Monti, si propone di rinnovare l'alleanza col partito di Maroni per ottenere un successo elettorale con il porcellum e, in ogni caso, di tentare di contrastare la diaspora  in atto nel PDL. Vista la dissoluzione della strana maggioranza a sostegno di Monti, il capogruppo del PD Anna Finocchiaro, dopo l'esito del voto, vuol vederci chiaro e ha dichiarato "Se il Governo non ha più la maggioranza che aveva nel momento in cui si è insediato, a questo punto credo si debba recare al Quirinale".

QUOQUE TU, MINISTRO PASSERA. A far infuriare i berlusconiani sarebbero state anche le dichiarazioni di Passera che ad Agorà ha dichiarato: "Qualunque segnale che faccia pensare all'estero che l'Italia torni indietro invece che fare passi avanti è controproducente", evidentemente riferendosi alla candidatura di ritorno di Berlusconi a Premier.

LA PROROGA DELLE CONCESSIONI BALNEARI. Alla astensione del PDL può anche aver dato una mano la vicenda della proroga trentennale delle concessioni balneari. Infatti le commissioni bilancio ed industria del Senato hanno ridotto da 30 a 5 anni lo slittamento della proroga, attirandosi l'ira dela lobby dei balneatori che tanto si era spesa per far approvare la proroga di 30 anni. 

Clemente Manzo