Uomini in fascia contro

SFIDA CIALENTE-MASCIA: CHI HA RAGIONE? E' un duello a distanza certamente interessante, e che ripropone stili diversi, origini diverse oltre che antiche ruggini. Stiamo parlando del botta e risposta tra i Primi cittadino di L'Aquila e Pescara che negli ultimi due giorni non se le sono assolutamente mandate a dire. Il primo colpo l'ha scagliato il dannunziano sindaco Luigi Albore Mascia che, ieri, aveva commentato che mai e poi mai avrebbe riportato la sua Fascia Tricolore a Roma. Un messaggio chiaro in risposta alla cosiddetta "Protesta del tricolore" ideata da Massimo Cialente per denunciare i problemi riguardanti la mancata ricostruzione post-terremoto. Secca la replica del medico aquilano all'avvocato pescarese. «Se fossi stato il Sindaco di Pescara e mi fossi trovato con quella situazione del Porto insabbiato e tagliato fuori da ogni collegamento - ha commentato Cialente - non avrei esitato un solo istante per un gesto eclatante come quello di riconsegnare la Fascia Tricolore». Ma chi ha ragione? A noi, francamente, sorge un dubbio: se fosse vivo il poeta eroe Gabriele Rapagnetta, in arte D'Annunzio, autore di gesta clamorose come il " Volo su Fiume" e che tanto esalta la classe dirigente pescarese, non si sarebbe forse incatenato davanti al Parlamento per avere quei milioni che servono per il dragaggio? Ad onor di cronaca va detto che entrambi gli stili, quello più soft dimostrato da Mascia e quello più esuberante di Cialente, hanno portato allo stesso risultato: cioè poco (i problemi sono sempre lì). Dite la vostra, esprimete il vostro giudizio sulla situazione, commentando su Abruzzo Independent.

Marco Beef

Note di Redazione

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