Unioni civili. Acerbo sul tema

Chi approva il registro delle coppie di fatto? Assist per Mascia: «Recuperi le sue origini laiche»

Unioni civili. Acerbo sul tema

UNIONI CIVILI. PASSO IN AVANTI IN PROVINCIA«Fa piacere leggere che il Consiglio Provinciale di Pescara avrebbe approvato un ordine del giorno a favore dell'istituzione dei registri delle unioni civili». Lo ha detto il consigliere regionale Maurizio Acerbo commentando l'apertura sul piano dei diritti civili. «L'Italia - aggiunge - è ancora fuori dell'Europa ma che il proponente dell'ordine del giorno sia un ex-esponente di AN, poi Forza Italia, Popolo delle Libertà ultimamente approdato a Fli è positivo perché vuol dire che anche a destra si comincia a uscire da una mentalità degna dell'Inquisizione e del Ku Klux Klan». Acerbo ha, poi, lanciato un appello al sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia affinchè «recuperi le sue origini laiche e repubblicane e faccia partire il registro». Quello delle coppie di fatto è sempre stato un argomento tabu, da evitare nell'agenda politica, a causa della forte influenza del Vaticano.

COSA SUCCEDE IN ABRUZZO. Purtroppo a livello locale il quadro continua a essere deprimente.
Infatti a Montesilvano il sindaco Di Mattia è stato stoppato dagli alleati dell'Udc e dalla componente ex-Margherita del Pd, contraria all'equiparazione dei diritti tra coppie dello stesso sesso e non al di fuori del matrimonio. A Pescara, poi, c'è la vicenda è surreale con un registro istituito ma mai entrato in funzione. «La delibera istitutiva del registro - spiega ancora Acerbo - fu proposta da Rifondazione Comunista e approvata nel 2008 in Consiglio Comunale nonostante la contrarietà dell'allora sindaco D'Alfonso che per due anni l'aveva contrastata. Purtroppo sia la giunta D'Alfonso che quella per alcuni mesi guidata da Camillo D'Angelo non attivarono le disposizioni della delibera lasciandola inattuata». Vinte le elezioni il centrodestra presentò una delibera di revoca dell'istituzione di un registro mai entrato in funzione. «L'iniziativa omofoba - conclude Maurizio Acerbo -  portava la firma di Sospiri e Massimiliano Pignoli che ora milita nello stesso partito di Pasquali. L'ostruzionismo dell'opposizione ha costretto la maggioranza a ritirare la delibera abrogativa ma il registro rimane nel limbo». Nel frattempo grandi città da Milano a Napoli hanno proceduto a istituire il registro delle unioni civili e persino Fini è diventato a favore.
Marco Beef