Una raffineria in mare

Ombrina Mare 2. L'impianto Medoil a soli 3,7 miglia dalla Costa Teatina: un campo petrolifero in mezzo all'Adriatico

Una raffineria in mare

STOP LA CAMPO PETROLIFERO NELL'ADRIATICO. "Ombrina Mare 2", di cui è stata approvata la Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente il 25 gennaio scorso, trattasi di un vero e proprio campo petrolifero (da 4 a 6 pozzi) a soli 3,7 miglia da terra ferma, di fronte al Parco Nazionale della Costa Teatina, in una riserva di pesca UE, in prossimità di diversi Siti di Importanza Comunitaria. Annesso al campo petrolifero della Medoil Gas vi permarrebbe anche una nave desolforante (chiamata FSPO), che altro non è che una raffineria a mare, della lunghezza di 350 metri e che andrebbe ad incenerire 200 tonnellate di materiali al giorno, con conseguente immissione in atmosfera senza alcun filtro.

IL LAVORO DEL MINISTRO PASSERA. L'istanza trovò una ferma battuta d'arresto nel 2010, quando Ombrina Mare venne bocciata dalla commissione VIA. All'epoca si pensava che la bocciatura fosse definitiva, finchè il governo Monti-Passera, senza alcun contraddittorio, e senza che mai nessuno lo avesse votato per rivestire il suo ruolo di Ministro della Repubblica, riabilitò l'iter della Medoil, fino alla sciagurata decisione di farlo passare. «Tutto questo - spiegano dall'Abruzzo Social Forum - è avvenuto senza nessun chiaro consenso di istituzioni locali e tantomeno da parte dei cittadini d'Abruzzo. Evidentemente chi ha deciso sa di poter contare sulle potenti lobby delle petrolio che attraverso le confidustrie, locali e non, hanno inquinato da anni la vita politica passando sulla testa degli abruzzesi».

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