Una pagina del "mio libro"

C'e' qualcuno pronto a negare che, arrivati a una certa eta', e' normale tornare indietro con la memoria, se non altro per capire se abbiamo sbagliato? Ebbene, io ho sbagliato, e molto.

Una pagina del "mio libro"

UNA PAGINA DEL "MIO LIBRO". C'e' qualcuno pronto a negare che, arrivati a una certa eta', e' normale tornare indietro con la memoria, se non altro per capire se abbiamo sbagliato? Ebbene, io ho sbagliato, e molto. E' stata, la mia, una vita scombussolata, anche se piena di emozioni. Intanto, sono convinto che soltanto chi per qualche motivo detesta la propria patria dovrebbe venire in America. Perche' se ho sbagliato questo e' avvenuto soprattutto a causa del mio attaccamento al Paese che mi ha visto nascere: una terza pelle dura come il cuoio, che rende inutilmente rigidi sentimenti e sensazioni. Non ho mai ringraziato il Signore per avermi concesso la grazia di venire in America e vivere in questo sogno. L'America non e' il Paradiso e nemmeno un paradiso. Era certamente migliore negli anni Cinquanta e Sessanta. Oggi negli Stati Uniti vivono decine di milioni di persone disoccupate. Un paradiso grigio, direi, qualche volta proprio buio. A milioni lasciammo l'Italia in cerca di un lavoro sicuro... Quindi non e' soltanto questione di nostalgia. Certo mi e' mancata mia madre, mio fratello Fanco, che per me e' stato anche un padre da quando avevo nove anni e perdemmo il  nostro sotto un bombardamento, mi e' mancato Giampiero, mio nipote. Queste sensazioni possono entrare fra le pagine di un libro? Penso, spero di si', soprattutto se si tratta di un libro di ricordi. Anche perche' sara' facile per chi legge se solo lo desidera, attribuire connotati piu' familiari alle vicende alle persone che incontrera' nelle pagine. Ma e' chiaro che soltanto chi vive all'estero, lontano da casa, puo' veramente capire certe emozioni. Un tale, che mi conosceva da quando ero ragazzo, un giorno mi disse: "Beni', ma perche' non te ne ritorni a casa?". Per me, che conoscevo la boxe, fu come un colpo alla bocca dello stomaco. Che cosa potevo rispondere? Ecco, l'Italia, la "casa", non e' stata una buona madre per i suoi figli lontani.

Benny Manocchia