Una madre vuole giustizia

Ferrara. Alle 18 manifestazione di solidarietà alla madre di Federico Aldovrandi. Querelato Maccari del Coisp

Una madre vuole giustizia

FERRARA. SOLIDARIETA' ALLA MAMMA DI FEDERICO ALDOVRANDI. Il Coisp non ha digerito la condanna dei responsabili del pestaggio mortale del ragazzo, ma, eventualmente, avrebbero potuto manifestare contro la sentenza di condanna dei loro colleghi sotto il Palazzo di Giustizia e non sotto le finestre del Comune di Ferrara dove Patrizia Moretti presta servizio. E' mai possibile che in un paese civile una donna, una mamma, debba sopportare quello che Patrizia Moretti, la madre del giovane Federico Aldovrandi ha dovuto subire? Possibile che chi ha autorizzato la manifestazione di sostegno ai poliziotti in carcere per l'omicidio, non si è posto il problema dell'opportunità di consentire il sit-in che guarda caso si è tenuto sotto le finestre del comune di Ferrara?

L'INTERVENTO DEL SINDACO DI FERRARA. Tanto, forte è stata la provocazione, che il sindaco è dovuto scendere in piazza per chiedere ai manifestanti di spostarsi e risparmiare alla mamma di Aldovrandi un'ulteriore dose di umiliazione e dolore. Tiziano Tagliani, questo il nome del sindaco della città, non è stato ascoltato, anzi sono volate nei suoi confronti anche parole grosse. Tagliani ha dichiarato lamentandosi «mi mandano via dalla mia città, quando ho solo chiesto di spostarsi di qualche metro». I poliziotti si sono allontanati solo quando Patrizia Moretti è scesa in piazza e ha mostrato una gigantografia del volto del figlio pestato e riverso su una macchia di sangue. Patrizia era appena stata assolta dall'accusa di diffamazione mossale dal pm Mariaemanuela Guerra, primo titolare dell'inchiesta sull'omicidio del figlio. Moretti aveva criticato il giudice per non essere nemmeno andata quel mattino sul posto a Ferrara e per non aver dato subito impulso alle indagini.

ATTESTATI DI SOLIDARIETA'. Numerosi sono stati gli attestati di solidarietà alla Moretti dalle autorità. Nell'aula di piazza Madama i Senatori e tutti i membri del Governo si sono alzati in piedi e hanno battuto le mani a lungo quando la senatrice del PD Bertuzzi ha preso la parola per esprimere lo sdegno per la manifestazione organizzata dal Coisp. Anche il Ministro dell'Interno Cancellieri, ha condannato l'episodio. La Presidente della Camera, Laura Boldrini, in una telefonata ha espresso solidarietà a Patrizia Moretti, definendo la manifestazione una "provocazione". Anche il Sindacato Fp-Cgil, ha stigmatizzato duramente "la deprecabile provocazione" organizzata proprio sotto l'ufficio della Moretti. Il SAP, sindacato autonomo di polizia di Ferrara, ha espresso invece solidarietà al sindaco della città, che è sceso tra i pochi poliziotti che manifestavano pregandoli, in segno di rispetto per la madre di Aldovrandi, di spostarsi di qualche metro, ma inutilmente. L'avvocato della donna Franco Anselmo, ha querelato per diffamazione il segretario del sindacato di polizia il Coisp Franco Maccari per aver insinuato che la foto di Aldovrandi fosse stata "ritoccata". Anche l'ex senatore Alberto Balboni è stato denunciato dall'avvocato di Patrizia, secondo cui Balboni, su estense.com, avrebbe sostenuto "che la foto è falsa".

LA CONTROMANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' A PATRIZIA. Oggi alle 18 a Ferrara, l'associazione Federico Aldovrandi ha organizzato una contro manifestazione di solidarietà per Patrizia Moretti che si è augurata di vedere al suo fianco anche uomini in divisa. Anche la redazione di Abruzzo Independent manifesta la sua solidarietà a Patrizia e si augura che simili comportamenti in futuro non abbiano più a ripetersi. 

LA MANCATA ATTUAZIONE DELLA LEGGE DI RIFORMA SULLA POLIZIA STATO. Tali abusi però possono ancora verificarsi in quanto il un processo di democratizzazione delle forze dell'ordine è incompiuto. Come sostiene la Sp-Cgil " l'iniziativa del Coisp, ha mostrato tutte le crepe di un processo di democratizzazione delle forze dell'ordine in parte incompiuto e che, atrent'anni dall'approvazione della legge di riforma della Polizia di Stato, va purtroppo ancora difeso e rilanciato".

Clemente Manzo