Una legge voluta dai 50mila

Seduta straordinaria del Consiglio. Cialente: «Servono più soldi. Votiamo gli emendamenti per la Camera»

Una legge voluta dai 50mila

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO -  Il Consiglio Comunale, si è riunito in seduta straordinaria, stamani, per discutere la proposta di legge sulla ricostruzione, già approvata dal Consiglio dei Ministri  e da giovedì 12 luglio, in discussione alla Camera. Ha aperto i lavori, il Presidente del Consiglio, Carlo Benedetti, precisando che il testo definitivo della legge in questione, è stato varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, pur essendo circolate, in precedenza, una serie di copie non definitive. La parola è poi passata al sindaco, Massimo Cialente: «Vorrei precisare che il pre -testo che circolava da giorni era destinato al comitato ristretto della Camera e non aveva nessun valore. Il consiglio si riunisce oggi - ha dichiarato Cialente - semplicemente perché il testo è stato licenziato dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso e ancora deve passare attraverso il setaccio della Ragioneria dello Stato. Questa è una legge che arriva con un ritardo vergognoso, causato dal precedente Governo, fortemente voluta dagli aquilani, con la raccolta di circa 50mila firme». 

LE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA LEGGE - Il sindaco di L'Aquila ha parlato degli emendamenti, in oggetto all'esame dell'Ordine del giorno, che dovrebbero essere affidati ai politici abruzzesi per migliorare la legge sulla ricostruzione. «Gli emendamenti - ha spiegato Cialente - dovranno pertanto insistere sul problema del bilancio, visto che ne siamo senza, sul personale e sugli aspetti urbanistici, credo, peraltro che  non possiamo fare a meno di Abruzzo Engeneering, che svolge un ruolo fondamentale e che sarà ancora più forte nel momento dei controlli. Dobbiamo inoltre perorare la progressione verticale del personale che, ricordo, non comporta costi aggiuntivi. E poi c'è la necessità di dare al Comune un direttore generale. Decisivo anche che si regolamentino le provvidenze per le seconde case non solo del centro storico dell’Aquila ma anche delle frazioni e dei centri storici degli altri comuni del cratere».

L'UFFICIO UNICO PER GLI ATRI COMUNI DEL CRATERE - Cialente si è soffermato sull'idea dell’ufficio unico per gli altri Comuni del cratere «perché così facendo si rischierebbe  di creare una sorta di nuovo commissariamento. Condivido pertanto, le preoccupazioni dei colleghi che ieri hanno manifestato il loro disappunto per ottenere gli otto uffici nelle aree omogenee».

Reda Inde