Un idea che dà 500 posti

Silvi. Approvato il progetto di ampliamento del PalaUniverso. Rapposelli: «Grossa chance per tutti»

Un idea che dà 500 posti

SILVI. IL PROGETTO UNIVERSO DA' 500 POSTI. Luogo ospitante lo scorso consiglio comunale della piccola cittadina teramana: la biblioteca di Silvi. Un marasma indicibile ha primeggiato sull’importante discussione all’Odg ma finalmente trascorse due ore l’assemblea si è pronunciata positivamente verso il progetto. Punto saliente della riunione l’ampliamento e ristrutturazione del centro commerciale "Universo" della ditta D’Eugenio srl, in zona nord della stessa cittadina. La futura struttura prevede un collegamento tra l’attuale Universo e il Pala Universo Fiera, con una galleria centrale. «Abbiamo fatto un atto di coraggio», ha spiegato l'ingegnere e progettista dei lavori Domenico Merlino che, poi, ha aggiunto «si tratta di un centro commerciale di terza generazione».


L'APPOGGIO DELLA GIUNTA E DELLA CITTA'. La ditta proponente sembra godere dell’appoggio del consiglio e della cittadinanza. Il progetto è stato approvato quasi all'unanimità dal Consiglio comunale di Silvi: c'è stato soltanto un consigliere che si è astenuto dal voto. Per la città, oltre che in termini occupazionali, si parla di un rientro in imposte e tasse circa 440.000 euro. Il direttore Ottavio Rapposelli sottolinea «l’importanza del progetto e rimane fedele alla linea mantenuta in questi anni verso i lavoratori» e afferma «salvaguarderemo i posti attuali e ne offriremo degli altri».

 

IL PROGETTO. Il complesso esistente verrà totalmente rivoluzionato. La metratura riguardante la parte commerciale si aggirerà intorno ai 22.000 mq, ma verranno incorporate nella totale struttura anche attività di natura diversa: come, ad esempio, una piscina di grandezza quasi olimpionica. I lavori verranno finanziati solo dal gruppo D’Eugenio. La Ditta darà una svolta all’elemento occupazionale. Darà sviluppo commerciale alla città, 180- 200 unità lavorative in progetto, spazi dedicati al divertimento e al tempo libero che permetteranno, oltre al già alto bacino d’utenza la rinascita del territorio.

Ludovica Schiavone