Un anno di Abruzzo I.

Esattamente 365 giorni fa veniva lanciato su Google il progetto di informazione libera. Il ricordo del subdirettore

Un anno di Abruzzo I.

UN ANNO DI PAROLE SCRITTE COL SUDORE E SANGUE. Esattamente un anno fa, più o meno a questa stessa ora, veniva lanciato (su google) il "numero zero" di Abruzzo Independent. Era un momento davvero difficile per il sottoscritto. Un'incredibile vicenda umana e professionale l'aveva quasi ucciso; e questa è un'altra storia che prima o poi verrà raccontata. Insomma mi decisi, dopo essermi abbondantemente leccato le ferite, che era tempo di reagire. E seguii l'istinto, senza ragionare nè fare calcoli su quello che poteva succedere. Scelsi una via difficile e ambiziosa: competere nel mondo dell'informazione coi "poteri forti" con uno strumento di comunicazione libero ed indipendente. A.I. è figlio di quella crisi interiore e del bisogno che resiste dentro ognuno di noi di non reprimere la propria identità. E' una storia semplice. Ma è vera. Come ogni parola che è stata scritta durante questi 365 giorni: non vi abbiamo MAI mentito. A nome di tutta la (sub)redazione ringraziamo ognuna delle 30mila persone per aver fatto sì che questo "sogno" non rimanesse tale. A tutti coloro che ci hanno querelato - che ringraziamo allo stesso modo - ci permettiamo di ricordare che un giornale (e non soltanto il nostro) la libertà non se la prende, gliela dà la Costituzione che vale sempre, on solo quando fa comodo. Steve Jobs, super mago della comunicazione, suggeriva di essere "affamati e folli". Non lo so se ci siamo riusciti. Certamente siamo stati "independent". E continueremo... potete scommeterci tutto, anche l'anima.

Il (sub)direttore