Tv Usa: donne contro donne

Una recente inchiesta sulla televisione americana ha stabilito che le donne rappresentano ll 65 per cento dello stafff complessivo, dalle tv nazionali con 60 milioni di spettatori

Tv Usa: donne contro donne

TV USA: DONNE CONTRO DONNE. Parliamo di televisione, quella americana, che vale la pena studiare, esaminare. Rispetto a quella di 30 anni fa, oggi la tv statunitense e' cambiata come la notte e il giorno. Oggi le reti tv di questa nazione sono in mano alle donne, dal potere dirigenziale a quello dei cosiddetti mezzibusti. Una recente inchiesta ha stabilito che le donne rappresentano ll 65 per cento dello stafff complessivo, dalle tv nazionali con 60 milioni di spettatori a quelle locali che servono piu' che altro a mostrare i prodotti sul mercato, i costi, le preferenze. Dalla mattina alle sei allorche' parrte l'inno nazionale che apre le porte ai programmi di 24 ore, fino a notte tarda, notizie, incontri, interviste, meeting sono in mano alle donne, alcune delle quali molto preparate, tante altre in possesso di un bel sorriso e di lunghe gambe, sempre piu' scoperte. Perfino gli eventi sportivi sono stati affidati a gruppi di giornaliste, che hanno dato allo sport maschile un accento, un tono piu' signorile, anche se ancora molto aggressivo. Quando arrivi ai salari, la situazione e' cambiata, ma resta la differenza dei 300 mila dollari l'anno al giornalista che segue la politica a confronto dei 200 mila dollari che le signorine ricevono. Ma il sesso cosiddetto debole riceve bonus ad ogni stagione, per preparare gonne camicette per l'estate e maglioncini (spesso italiani) per i mesi invernali. Un giornale californiano ha chiesto alle sue lettrici di offrire un parere su questo totale cambiamento del volto televisivo americano. Ebbene quasi tutte le donne hanno dichiarato di essere stufe delle tv in mano alle "femmine oche e impreparate". Incredibile. Pero' non c'e' verso:la tv US restera' cosi' per rmolti anni ancora, almeno fino aa quando una njuova generazione arrivera' sulla scena. C'e' da chiedersi su chi punteranno gli occhi gli azionisti, considerando che hanno "sfruttato" per lungo tempo, prima i maschi poi le donne...

Benny Manocchia