Tutti pazzi per Colletti

Il deputato "5 Stelle" protagonista di un intervento senza precedenti. Accuse a Letta e sistema 'partiti inciucio'

Tutti pazzi per Colletti

TUTTO QUESTO E' FOLLIA. Non abbiamo ancora avuto modo di parlare con il nostro subdirettore, ma siamo certi che avrà esclamato, come suo solito, "Tutto questo è follia" non appena avrà saputo cosa ha combinato ieri pomeriggio in aula, alla Camera dei Deputati, il grillino pescarese Andrea Colletti. Il deputato, secondo eletto in Abruzzo dopo Gianluca Vacca, nel corso del dibattito in Aula alla Camera ha preso la parola e ha accusato il governo di essere "una mano di vernice su un muro irrimediabilmente rovinato dalla muffa", per poi attaccare la scelta di Alfano al ministero dell'Interno richiamando la "trattativa stato mafia e il bavaglio alla magistratura" e il rapporto di parentela tra Enrico Letta e lo zio Gianni, esempio di "intreccio familistico". Parole che hanno scatenato, a dir poco, il caos. L'intervento del deputato del Movimento 5 Stelle è stato accolto da diverse proteste di Pd e Pdl, che hanno richiamato il regolamento di Montecitorio e hanno rimproverato al vicepresidente di Montecitorio, il cinque stelle Luigi Di Maio che stava presiedendo la seduta, di non essere stato imparziale come avrebbe dovuto.

LE PAROLE (DI FUOCO) DI COLLETTI. "Presidente del Consiglio Letta, noi vi conosciamo - ha detto Colletti - Noi sappiamo chi siete! Ed è quindi inutile mettere delle facce nuove solo per far vedere che è in atto un cambiamento. Quando in una parete c’è la muffa, la soluzione è rimuoverla, non passarci sopra la vernice. Perché la muffa, subito dopo, ritorna ancora peggio di prima. E questo siete voi, una mano di vernice su di un muro già irrimediabilmente rovinato". Secondo Colletti, "Questo Governo odora di democristianità. Odora di intrecci di comitati d’affari quali CL e Compagnia delle Opere. Visto il Ministro dell’Interno che ha scelto, o che è stato obbligato a scegliere, possiamo ben dire che questo sembra il Governo della trattativa Stato-Mafia. Del bavaglio alla magistratura e alle opposizioni politiche. Questo, siamo sicuri, sarà il Governo del salvacondotto giudiziario a Silvio Berlusconi". Bisogna dire che Colletti, che nella vita fa l'avvocato, ha avuto coraggio da vendere. E, ci sia consentito, un pizzico di incoscienza. Che a noi piace tanto.


Giulio Bertocciani