Tutela ambiente. Italia dissestata dal Patto Stabilità

In Abruzzo sono disponibili 65 milioni per la tutela del territorio bloccati da vincoli contabili. Via il diktat europeo?

Tutela ambiente. Italia dissestata dal Patto Stabilità

MILIONI DI EURO PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO BLOCCATI DAL PATTO DI STABILITA'. Succede anche questo nell'Italia del territorio consumato dalla cementificazione selvaggia e dalla legge elettorale più vergognosa della storia, fortunatamente dichiarata incostituzionale dal Giudice delle Leggi. Mentre si contano i danni delle alluvioni, si seppelisce il cadavere di una vittima del maltempo e si chiede lo stato d'emergenza al "governissimo" di Letta Nipote sostenuto da Angelino "Jolie" Alfano, ecco che l'Ansa scopre qualcosa di assolutamente incredibile. Ci sono centinaia di milioni di euro pronti, oltre che potenzialmente disponibili, per lavori immediati, necessari, da svolgere a tutela dell'ambiente. 

OLTRE 65 MILIONI NELLE CASSE DEI COMUNI ABRUZZESI. La domanda è legittima: Il problema dove sta? Nei comuni abruzzesi, così come nel resto dei comuni del Belpaese, resiste il famigerato "Patto di Stabilità", capace addirittura di congelare risorse preziose che non sono spendibili per i vincoli imposti ai bilanci degli enti locali. "Un semplice sondaggio a campione su 20 comuni abruzzesi su 305 comuni - si legge nell'Ansa - ha portato ad una somma di circa 65 mln: si va dai 20 mila euro di Torricella Peligna, ai 14 mln di Teramo, passando per gli 8 di Spoltore e Città S.Angelo, 5 a Montesilvano, i 4 di Ortona e Chieti, 3,5 a S.Giovanni Teatino, 2 ad alba Adriatica, 700 mila euro a Sulmona o i 600 mila a Celano, senza dimenticare i 230 mila di Tollo o 150 mila di Orsogna". Insomma, cifre pazzesche che, moltiplicate per tutto il territorio, si avvicinano approssimativamente ai 65 milioni di euro.

TUTTI CONTRO IL VINCOLO DI BILANCIO: MA E' NECESSARIO? Contro il vincolo di bilancio la lamentela è totalmente bipartisan. ''E' un vincolo che danneggia tutti, é un disastro'', ammette il primo cittadino di Avezzano Gianni Di Pangrazio. ''Il Governo non ha mai capito il valore della micro economia locale: senza appalti, non si lavora'', spiega il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. ''E' una sciocchezza inaudita tenere i soldi fermi in cassa'', rincara la dose Luciano Monticelli di Pineto. Se con una bacchetta magica fossero sbloccati i fondi ''avrei evitato di vendere terreni e farmacia comunale'', racconta Luciano Marinucci di S.Giovanni Teatino. ''Siamo in asfissia, siamo bloccati, siamo costretti a non fare più nulla'', si lamenta il sindaco di Atessa, Nicola Cicchitti. 'Vivo una aberrazione - attacca invece Sergio De Luca da Casoli - ho i miei soldi frutto di una gestione virtuosa fermi in banca e invece il Governo li spende per le Grandi Opere come la Tav, il Ponte sulle Stretto ecc...''.

IL SOTTOSEGRETARIO LEGNINI: "SI' ALL'ALLENTAMENTO". Se da un lato si registra l'apertura del Governo per bocca del sottosegretario Legnini, abruzzese di Roccamontepiano, ''Nella Legge di Stabilità é previsto l'allentamento del Patto di Stabilità per un miliardo di euro: ora bisogna indirizzare parte di questa quota a favore dei Comuni per il dissesto idrogeologico'', dall'altro la frustrazione degli enti locali é palese: ''I parametri europei non sono modificabili, quelli interni sì - accusa da Chieti Umberto Di Primio - é grave perchè il vero danno lo si crea alle aziende, oltre che ai cittadini''. Insomma, un vero caso kafkiano anche se c'è da ammettere che le malversazioni del passato - ed in molti casi ancora vigenti - hanno imposto la linea dura. Ma che produce anche gli effetti sopracitati. Welcome to Italy

Redazione Independent
(grazie Ansa)