Trump e Xi oggi amici-nemici

La guerra dei dazi potrebbe costare caro al presidente Usa impegnato nelle elezioni di mid-term a novembre. Ma anche al mondo che rischia un pesante coinvolgimento economico

TRUMP E XU OGGI AMICI-NEMICI. L'amicizia, anche la piu' solida, in politica ha spesso breve vita. Per le bugie che vengono a galla, per interessi economici,per proteggere la propria pelle. Sono situazioni che qualche volta raggiungono zone di pericolo, soprattutto se il problema e' sorto con due "big" della politica internazionale. E' il caso di Trump e Xi, presidente della Cina. Il presidente americano lo ricevette nella sua villa in Florida, parlarono per ore, tranquilli, sottobraccio, nell'immenso parco, indisturbati, sorridenti. Nei discorsi affermarono che era nata una amicizia solida tra "le due piu' grandi potenze del mondo". Ma Trump aveva una agenda da seguire: cambiare il sistema di dazi tra le due nazioni. L'America pagava 20 $ di tasse per i prodotti cinesi, la Cina pagava 5/10 dollari. Questo deve cambiare, disse Trump, e comincio' ad aumentare i dazi americani nei confronti dei prodotti cinesi. Xi ha subito fatto altrettanto, dimenticando forse che era stata la sua nazione per molti anni a pagare meno dazi. Ora Trump ha messo assieme un pacchetto (si fa per dire) di 200 miliardi di dollari per i prodotti americani importati dalla Cina. Oggi, alle Nazioni Unite (Trump e' il presidente di turno quest'anno) l'uomo di Washington ha accusato Xi di interferire nelle prossime elezioni mid term di novembre, con l'intenzione di far perdere i repubblicani e cosi' reimpostare i dazi. L'annuncio del presidente USA ha fatto tremare il salone  dell'ONU pieno di presidenti, premier e big politici del mondo, che ora attendono con ansia gli effeiti di questa doccia gelata.

Benny Manocchia