Truffa coi "Call Center" ed evasione fiscale: quattro persone nei guai

La procura di L'Aquila scopre un tentativo di truffa ai danni della Regione Abruzzo sui fondi comunitari Por-Fesr per favorire l'insediamento di atttività nei comuni del cratere sismico

Truffa coi "Call Center" ed evasione fiscale: quattro persone nei guai

TENTATA TRUFFA ED EVASIONE FISCALE: QUATTRO IMPRENDITORI NEI GUAIQuattro persone sono state denunciate ala procura della Repubblica di L'Aquila perchè ritenutte responsabili dei reati di tentata truffa alla Regione Abruzzo ed evasione fiscale. La vicenda ruota attorno alla erogazione di fondi comunitari e nazionali POR – FESR 2007- 2013, erogati dalla Regione al fine di favorire l’insediamento di nuove imprese nell’area del cratere sismico. Gli indagati sono un imprenditore (M.C, 46 anni di L’Aquila) ed altre 3 persone (I.D. 41 anni di Castel del Monte, V.E. 33 anni di L’Aquila, M.I. 41 anni di L’Aquila) amministratori di imprese collegate a quella beneficiaria dei contributi pubblici. ll G.I.P. del Tribunale di L’Aquila Dott. Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del Pubblico Ministero Simonetta Ciccarelli, ha disposto il sequestro preventivo per equivalente per un importo di oltre  400 mila euro.

IL FATTO. L’impresa del principale indagato era entrata in graduatoria utile per il conseguimento del contributo ma per rendicontare la propria attività aveva inoltrato all’ente erogatore (Regione) fatture relative ad operazioni in tutto o in parte inesistenti, riguardanti la realizzazione di un call center nel capoluogo abruzzese. Si trattava di fatture concernenti cessioni di beni e prestazioni di servizi emesse da altre tre società, effettivamente distinte dalla beneficiaria dei contributi ma, in realtà, di fatto amministrate dal principale indagato. A quel punto, dopo la segnalazione degli uomini delle Fiamme Gialle, l’erogazione del contributo è stata bloccata. Adesso la parola spetta ai giudici ed agli avvocati degli indagati.