Trivelle. Chi deve vigilare?

La Regione giura e spergiura sulle attività di indagine geologica al largo della costa abruzzese

Trivelle. Chi deve vigilare?

TRIVELLAZIONI: CHIODI DICE NO MA I DUBBI RESTANO. «Se c'è una Giunta che è stata fin dall'inizio chiara, trasparente e conseguenziale sulle politiche legate alla ricerche di idrocarburi, questa è l'attuale». Lo dice il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rispondendo alle preoccupazioni di Federalberghi che in una lettera pubblica ha adombrato l'inizio di una stagione di trivellazioni e ricerche di idrocarburi sul territorio regionale. «Abbiamo detto fin dall'inizio no ad ogni tipo di attività di ricerca che possa danneggiare il territorio e dunque generare non pochi problemi all'economia del nostro territorio. Lo abbiamo fatto approvando una legge regionale, lo abbiamo ribadito pubblicamente e sotto forma di diniego di autorizzazioni amministrative a tutte quelle società, tra cui multinazionali, che hanno fatto espressa richiesta. Mi sembra - aggiunge Chiodi - che questa posizione così netta, la prima dopo anni di atteggiamenti ambigui da parte dei governi regionali precedenti, non possa generare timori di inversione di rotta tra gli operatori economici, turistici del territorio e tra gli abruzzesi». Già! Ma chi ha autorizzato nel 2010 e nel 2011 la società irlandese Petroceltic ad effettuare misteriose indagini geologiche al largo della costa abruzzese a caccia di idrocarburi (petrolio e metano)? E soprattutto: chi doveva viglilare sul rispetto della normativa vigente?

PER SAPERNE DI PIU' http://www.abruzzoindependent.it/news/Il-Mare-alle-Trivelle-Basta/3001.htm                                                                                                                 

Marco Beef