Testa(ta) a Di Pietrantonio

Tragedia porto, il Commissario:"Parla a vanvera. Nell'opposizione è quello che capisce meno i problemi"

Testa(ta) a Di Pietrantonio

TESTA: "SOLO CHIACCHIERE" - “Sono otto mesi che sento il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Moreno Di Pietrantonio, parlare a vanvera sulla questione relativa al dragaggio del porto.  Dico a vanvera con cognizione di causa: tra gli esponenti dell’opposizione, Di Pietrantonio è quello che conosce meno la problematica, è superficiale in tutti i suoi interventi solo ed esclusivamente per prendere la scena che altrimenti non avrebbe”. È la replica del commissario del dragaggio Guerino Testa alle esternazioni del capogruppo del Pd in merito alla protesta odierna della marineria. “Ogni sua dichiarazione – prosegue Testa - è sempre e soltanto distruttiva ed è tesa solo a denigrare l’operato di chi amministra e cerca di fare tutto ciò che è nelle proprie possibilità per risolvere una problematica che affligge - non da oggi - la nostra città. I suoi attacchi sono sempre mirati a gettare fango nei confronti del personaggio politico: così facendo Di Pietrantonio commette un errore grave, perché nel caso specifico dimentica che il sottoscritto è stato investito dal Governo del ruolo di commissario del dragaggio del porto di Pescara.  La politica c’entra ben poco. Devo aggiungere che il capogruppo del Pd non ha affatto contezza dei numerosi viaggi a Roma, al Ministero e alla Protezione civile, che ho fatto in questi mesi per risolvere la questione del dragaggio, non ha alcuna percezione della quantità di riunioni, mail e telefonate che in questi mesi ho avuto con tutta una serie di interlocutori per superare i mille ostacoli incontrati in merito alla situazione di emergenza del fiume. Non ha percezione perché lui non c’era, mai. Per di più Di Pietrantonio in tutti i suoi interventi continua a spostare l’attenzione sul piano politico: è avvilente che un partito importante come il Pd sia rappresentato da una persona che fa demagogia e disinformazione, in ogni occasione, e sembra che abbia quasi piacere ad assistere al precipitare degli eventi. Non capisce che non rappresenta nessuno, in questa vicenda, e mentre noi ce la stiamo mettendo tutta per dare una svolta positiva alla situazione del porto, lui fa solo chiacchiericcio sterile”. 

LA SITUAZIONE DEL PORTO - Sarà l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) a dire nei prossimi giorni se le procedure utilizzate per le analisi del materiale del porto di Pescara sono idonee o meno. Un giudizio in tal senso sarà espresso dall’Istituto sia nei confronti dell’Arta (Agenzia regionale di tutela ambientale)  che nei confronti del laboratorio della provincia di Brescia incaricato dalla Procura della Repubblica dell’Aquila. Per l’Arta il materiale della darsena commerciale può essere versato a mare, una volta dragato, mentre per il consulente della Procura si tratta di materiale contaminato da Ddt e Naftalene e il versamento a mare non è possibile e proprio per questo si è arrivati al sequestro della draga Gino Cucco. Il commissario del dragaggio Guerino Testa ha quindi chiesto l’intervento dell’Ispra e oggi, a seguito di un incontro tecnico presieduto dal prefetto Vincenzo D’Antuono, l’Istituto si è subito messo al lavoro. “Entro 15 giorni – commenta Testa – saremo in grado di chiarire tutti i dubbi e di dare risposte alla marineria e agli operatori del porto di Pescara, ormai stremati da questa situazione. Chiedo a tutti di avere ancora un po’ di pazienza e anche di essere ottimisti perché il dragaggio potrebbe riprendere esattamente con la stessa procedura intrapresa il 12 dicembre scorso, poi bloccata dalla magistratura. Se così non dovesse essere seguiremo un iter diverso. Di certo non mi fermo qui, essendo stato nominato per effettuare il dragaggio del porto di Pescara. Sono certo che tutti vorranno remare nella stessa direzione, per risolvere un problema che non interessa solo alcune categorie ma ha molti risvolti problematici. Ringrazio la marineria per l’atteggiamento di comprensione e per il senso di responsabilità e spero che insieme usciremo dall’impasse”. All’incontro di oggi hanno partecipato, insieme a Testa e al prefetto, il sindaco Luigi Albore Mascia, il comandante della Capitaneria di Porto Luciano Pozzolano, Massimo Gabellini, Fulvio Onorati e Maria Belli per l’Ispra, il Comandante di vascello Aurelio Caligiore per il Reparto marino ambientale, Mario Amicone per l’Arta Abruzzo e il capitano Florindo Basilico per i carabinieri del Noe, insieme a Rup Ucci e aiuto Rup Taraborelli.

Red. Independent