Teramo: stop servizio oncologico, Monticelli è "indignato"

Il consigliere regionale ribadisce la propria contrarietà all'Asl unica e critica i "tagli indiscriminati di personale" attuati per anni

Teramo: stop servizio oncologico, Monticelli è "indignato"

E SE MONTICELLI SI INDIGNA. "La notizia della sospensione del servizio oncologico a Teramo mi ha lasciato sgomento e indignato. Sono questioni maledettamente serie, e vanno affrontate con serietà. Quest'oggi mi sono recato appositamente nel capoluogo per sincerarmi della situazione, e per fortuna ho potuto riscontrare che il Direttore Generale Fagnano si è impegnato concretamente per risolvere la questione in tempi brevissimi".

Parola del consigliere regionale Luciano Monticelli, che critica i "tagli indiscriminati di personale" attuati per anni "in assenza di una strategia complessiva di ristrutturazione".

NO ALL'ASL UNICA. Monticelli elogia la sanità teramana, "che storicamente è sempre stata virtuosa e ha l'ulteriore pregio di essere completamente in mano pubblica", e che si trova spesso "a tappare i buchi delle ASL delle altre province. È un problema reale, che non riguarda solo i pazienti oncologici, ma che costoro hanno potuto riscontrare sulla propria pelle: per questo, è in prima battuta a loro che va tutta la mia solidarietà. Fra l'altro, è un problema che potrà solo essere peggiorato dall'eventuale decisione di creare un'ASL unica per tutta la Regione". Per questo motivo, Monticelli si convince sempre più "che il voto espresso pochi giorni fa dal PD teramano per il mantenimento delle quattro ASL sia stato la scelta giusta: almeno finché qualcuno non ci convincerà del contrario".

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