Teramo, Brucchi sotto assedio. L'opposizione: "Ha paura della trasparenza"

La consigliera Maria Cristina Marroni non molla sull'acquisizione della Te.Am. I Cinquestelle s'arrabbiano per la votazione di Bilancio

Teramo, Brucchi sotto assedio. L'opposizione: "Ha paura della trasparenza"

TERAMO, BRUCCHI NELLA MORSA DELL'OPPOSIZIONE. Il sindaco Maurizio Brucchi, probabilmente, un'opposizione così ostile in Consiglio Comunale non se la immaginava affatto nè poteva pensare - forse - che il suo secondo mandato, alla guida della terza cottà più popolosa d'Abruzzo, sarebbe stato così polemico. La consigliera di Teramo 3.0 Maria Cristina Marroni, tanto per fare un esempio, sembra un pitbull che non molla sulla vicenda della Teramo Ambiente Spa, la società mista con oltre 200 dipendenti. Stando ai rumors di certa stampa, infatti, sembrerebbe non inverosimile l'ipotesi dell'acquisizione dell'intero pacchetto di azioni, cioè il 100% del capitale sociale, da un privato. "Il primo cittadino - ricorda la Marroni - deve astenersi dal prendere qualsiasi decisione al riguardo poichè sua moglie è una dipendente della società e, come prescrive la legge gli amministratori […] devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado".  Il riferimento è all’articolo 78 del D.L.gs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) che, al comma 1, disciplina il comportamento degli amministratori, nell’esercizio delle proprie funzioni, e che deve essere improntato all’imparzialità e al principio di buona amministrazione. Insomma, una bella gatta da pelare (per Brucchi).

BERNARDINI SULLA VARIAZIONE DI BILANCIO. Anche i Cinquestelle, eletti in consiglio comunale lo scorso maggio, non sono da meno. In realtà ne sarebbe rimasto soltanto uno perchè Paola Cardelli, sfiduciata dal gruppo di attivisti locali, ha già abbandonato il MoVimento 5 Stelle per confluire nel gruppo misto.  "Le nostre mozioni sulla trasparenza - scrive in un comunicato Fabio Bernardini - sono sembrate alla maggioranza un vero attacco. Ma i cittadini devono sapere che l’anticipazione di cassa, ovvero i soldi che il comune ha speso pur non avendoli, ha raggiunto la cifra di 5 milioni euro. Solo per fare un altro esempio: che succederebbe se gli elettori sapessero che il comune paga le bollette delle utenze dei palazzetti gestiti da un privato che ne incassa i proventi e poi, per pagare le bollette dell’energia, è costretto a prendere 100.000 dal fondo di riserva?". Parole grosse alle quali l'amministrazione replica con l'annuncio, via assessore Guardiani, dell'imminente creazione di un gruppo di lavoro, al quale saranno invitate a partecipare anche le opposizioni e con lo scopo di aumentare la trasparenza sulle attività in Comune. Ma la domanda che, noi che scriviamo, ci poniamo è: basterà?

 

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