Tensione immotivata (M5S)

Abruzzo. Qualcosa va storto alla presentazione dei candidati "grillini". Domande su Casa Pound, no?

Tensione immotivata (M5S)

TRA I GRILLINI C'E' UN PO' DI TENSIONE (IMMOTIVATA). Presentata questa mattina, presso la sala consiliare del Comune di Pescara, la lista dei candidati che il Movimento 5 Stelle schiererà alla Camera e al Senato in occasione delle prossime elezioni politiche. I vari cittadini che si presentano con la lista di Beppe Grillo hanno spiegato, prendendo ognuno la parola, il proprio concetto di politica e di democrazia diretta. La conferenza stampa è stata moderata da due personaggi noti del M5S: Carlo Spatola Mayo e Gianluca Vacca. Idee e programmi erano assolutamente chiari, anche perchè ai giornalisti è stato distribuito un esauriente foglio recante i 16 punti della cosiddetta "Agenda Grillo", più altre informazioni sul Movimento. Dunque, fino a quel momento, tutto stava filando liscio. Eppure una domanda di un nostro collega è riuscita a scatenare l'inferno, dimostrando che tra gli attivisti del M5S c'è quantomeno un po' di tensione, sia verso noi "scribacchini" sia verso l'argomento "Fascismo".

ALL'IMPROVVISO IL PROCESSO. E' infatti successo che Stefano Buda de Il Tempo ha "osato" fare una domanda sulla presunta apertura di Beppe Grillo a Casapound, cui Mayo e Vacca hanno replicato con tranquillità, sostenendo che il M5S è antifascista e non potrebbe mai "accogliere chi professa ideali che sono contro i diritti umani". Tutto finito qui? Assolutamente no. Apriti cielo, alcuni "simpatizzanti" presenti tra il pubblico hanno cominciato ad attaccare il malcapitato giornalista, dimostrando indirettamente che la questione Casapound è un nervo scoperto, eccome. Nei confronti di Stefano è partito, in sostanza, un vero e proprio mini processo, del tutto fuori luogo e del tutto immotivato: hanno iniziato a dirgli che doveva fare domande sul programma e non su queste cose (ma se permettete, cari grillini, un giornalista chiede ciò che vuole...), e qualcuno si è addirittura permesso di dargli lezioni su come dovesse svolgere il proprio mestiere, affermando che il suo era un modo vecchio di fare giornalismo e che dunque stava agendo in modo sbagliato.

IL NERVO SCOPERTO E LE DOMANDE LEGITTIME. Insomma, la follia: un giornalista assalito in maniera esagerata da gente che, tra l'altro, non si è neanche qualificata (a differenza, appunto, di Buda). E tutto questo, solo per aver fatto una domanda assolutamente legittima. E' bene precisare che non sono stati posti ulteriori quesiti sui programmi in quanto, lo ripetiamo, era tutto chiaro e quindi non c'era bisogno di chiedere altro. Invece la precisazione su Casapound era importante anche e soprattutto per gli stessi grillini, così da fugare ogni eventuale dubbio su "flirt" politici quantomeno discutibili. Che il loro leader non abbia mai visto di buon occhio i giornalisti è cosa risaputa (basti pensare che ci ha dedicato anche un Vaffa Day), ma vorremmo invitare gli amici del Movimento 5 Stelle a non generalizzare e a non essere prevenuti nei confronti della nostra categoria. Questo atteggiamento sospettoso non giova a loro e non giova neanche a noi.


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