Taglio stipendi consiglieri: sarà creato fondo PMI o una maxi-donazione?

Le recenti espulsioni dei parlamentari Artini e Pinna per mancata rendicontazione rilanciano il tema della trasparenza. Sul sito del MoVimento 5 Stelle le cifre da restituire e le voci di spesa

Taglio stipendi consiglieri: sarà creato fondo PMI o una maxi-donazione?

TRASPARENZA, RIMBORSI E RENDICONTAZIONE: LA SITUAZIONE IN ABRUZZO. La recente espulsione dal MoVimento 5 Stelle dei parlamentari Artini e Pinna in seguito alla mancata rendicontazione delle loro spese e degli stipendi rilancia il tema della trasparenza e del Non-Statuto anche dalle nostre parti. Come siamo messi? A che punto siamo sul tema principale, cioè il taglio dei costi della politica e che differenzia il Movimento dalle altre organizzazioni politiche? A spiegarlo è direttamente il candidato governatore alle scorse regionali in Abruzzo, oggi capogruppo in Consiglio regionale, Sara Marcozzi. Lo scorso 19 novembre, interrgata sulla questione dall'Agenzia Stampa Italia, aveva detto che "avremmo creato un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese regionali così come è stato fatto a livello nazionale. Adesso ci stanno pervenendo delle nuove proposte che potremmo valutare e, nel caso dovessimo cambiare idea, consulteremo la base. Per quanto riguarda gli stipendi state tranquilli". Sul sito regionale, un similare del tirendiconto.it usato dai pentastellati eletti alla Camera ed al Senato della Repubblica, è possibile infatti verificare, alla voce trasparenza, tutte le spese sostenute per l'esercizio del mandato elettorale e gli emolumenti elargiti dalla Regione Abruzzo ai sei consiglieri regionali (Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Riccardo Mercante, Leandro Bracco, Gianluca Ranieri, Pietro Smargiassi), oltre le informazioni su staff e collaboratori: spese per autostrada, rimborsi da tabelle Aci, biglietti Tp, vitto e alloggio, telefonia, i rimborsi ed il totale mensile da restituire per ciascun consigliere. Quest'ultimo punto è quello che interessa maggiormente perchè trattasi di una cifra di assoluto rilievo -  circa 6mila euro mese per ciascun consigliere! - che potrebbe davvero fare comodo a moltissime piccole e medie imprese in difficoltà ovvero, l'altra ipotesi, quella di donare il tutto ad organizzazioni umanitarie come la Caritas o Emergency che, in tempi di crisi, potrebbe davvero essere una buona soluzione.

Redazione Independent