Suicidio. Ecco i veri colpevoli

Abruzzo sotto shock per la morte di due imprenditori. Lettera degli artigiani contro Governo, banche e Giustizia

Suicidio. Ecco i veri colpevoli

VITTIME DELLO STATO - Gli imprenditori, con molto coraggio e con solo apporto dei propri risparmi – giacché da molti anni le banche non finanziano più i loro progetti – e in mezzo a tante difficoltà (dovute principalmente alla burocrazia, al costo del lavoro, dell’energia elettrica, del gas, della benzina che hanno fatto registrare aumenti mediamente dal 20 al 30%), cercano di combattere la concorrenza e la crisi economica con l’ingegno. Ma non sempre questo basta se, poi, tocca anche aggiungere che lo Stato e quasi tutti gli Enti Pubblici non onorano gli impegni presi circa il pagamento dei lavori e dei servizi. Sono queste - stando a quanto scrivono gli artigiani di Confartigianato di Teramo - le cause principali che stanno portando giovani imprenditori a suicidarsi,. Un gesto estremo, sbagliato e senza rimedio, che però sembra una soluzione quando non si hanno più i soldi per dfamare la propria famiglia. Il peggio che può capitare è lavorare per lo Stato e non venire pagati con scuse e rinvii non giustificati.

PAGAMENTI ENTRO 30 GIORNI?- «Vorrei ricordare a chi detiene la responsabilità di tutto questo che ultimamente una normativa europea ha stabilito che l’Ente Pubblico deve pagare le fatture entro 30 giorni – si legge nella lettera denuncia di Confartigianato – e non, nella migliore delle ipotesi, dopo 200 GIORNI o forse mai. Per evitare tutto ciò, basterebbe che il Governo Monti, come qualche volta ha paventato, trasformasse in liquidità i 70 miliardi di euro di debiti che hanno gli Enti pubblici e lo Stato Italiano». A ciò si deve la condizione della Regione Abruzzo che ha, a differenza delle altre regioni, anche l’obbligo morale e materiale di iniziare la ricostruzione dell’Aquila, avendo a disposizione risorse ingenti per realizzare i lavori derivate da una sciagura quale il terremoto.

L'APPELLO DEGLI ARTIGIANI - «E’ arrivata l’ora - si legge nel comunicato - che tutti si attivino per cercare di fermare questi suicidi a cominciare dalle banche che oggi hanno la responsabilità maggiore in quanto dall’ottanta per cento di ieri, oggi, finanziano dal 30 al 50 % del deliberato delle Cooperative di Garanzia e Confidi ciò è vergognoso quando la garanzia arriva anche  al 90-100 % con i prestiti antiusura». Un appello, anche al presidente della Regione Chiodi, perchè questa strage e questa vergogna venga fermata.

Redazione Independent