Spreco. Di Primo punta Il Sole

Per il quotidiano il Comune spende in cancelleria 15mila euro per 100 abitanti: è record. La replica: «Tutto falso»

Spreco. Di Primo punta Il Sole

CANCELLERIA? SPESI 8 MILIONI DI EURO? - Ha destato non poche polemiche l'articolo del 'Il Sole 24 Ore' dal titolo "La roulette delle spese nei Comuni" in cui vengono citate delle tabelle di spesa dei Comuni italiano. In terra teatina poi, la polemica è divampata poichè il Comune, amministrato dalla Giunta di Umberto Di Primio, cavalca le classifiche per le spese per "Cancellerìa, Materiale Informatico e di Consumo": il comune di Chieti risulta essere quello più "spendaccione" con 14.971,00 euro di costo ogni 100 abitanti. Conseguentemente, la spesa annua per "Cancelleria, Materiale Informatico e di Consumo. ammonterebbe per il 2011 ad € 8.032.091,21. Una cifra pazzesca che ha provocato la reazione del sindaco.

DI PRIMIO: CI SONO VOCI DIVERSE - «Per vero - ha replicato il sindaco di Chieti Umberto Di Primio - , analizzando i dati forniti dal Ministero dell'Economia relativi al monitoraggio degli andamenti di cassa degli enti locali, approfondimento che evidentemente il giornalista non ha potuto fare, si scopre che, in realtà, "l'intervento 2 della spesa di Bilancio 2011" del mio Comune recante "Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime", contiene al suo interno spese che nulla hanno a che fare con quelle di "Cancelleria, Materiale Informatico e di Consumo" esaminate dal Sole. Comune di Chieti. Infatti, in detto capitolo il bilancio del comune di Chieti contiene, tra gli altri, in via esemplificativa, anche i costi per la fornitura idrica e per l'acquisto di beni connessi al servizio idrico integrato, nonché le spese per l'acquisto di derrate alimentari per gli asili nido. Tali spese, a differenza di altri comuni, sono iscritte in detto intervento in ragione del fatto che tali servizi sono direttamente gestiti dal comune. Pertanto, la comparazione per capitoli di spesa proposta dal Sole, fondata sui dati forniti dal Ministero, non risulta attendibile in quanto non vengono messi a confronto dati omogenei di spesa».

UN ERRORE CONTABILE ? - Nel caso di specie, sul rinominato "Intervento 2 delle spese di bilancio"', non tutti i comuni riportano le spese per servizi quali fornitura idrica ed asili cosicché, inevitabilmente, la spesa del comune di Chieti risulta essere più alta degli altri. «Orbene - ha spiegato il Sindaco -  se si detrae dagli 8.484.390,00 di euro -(spesa complessiva suir intervento 2 del bilancio 2011 sotto la specifica "Acquisto di Beni di Consumo e/o materie prime")- la solo spesa per la fornitura idrica, pari ad € 7.621.205,65, aderendo al calcolo proposto dal Sole, i costi per "Cancelleria, Materiale Informatico e di Consumò" del mio comune scendono da 14.971,00 euro, ad € 1.608,89. Ebbene, se il calcolo del Ministero avesse tenuto conto di quanto sopra, Chieti si sarebbe posizionata non al 1° posto della (negativa) graduatoria riguardante le spese per "Cancelleria, Materiale Informatico e di Consumò", ma al (più dignitoso) 23° posto (salvo verificare altre spese che non appartengono al capitolo e che, se detratte, potrebbero ulteriormente far migliorare la posizione del mio comune)». Conclusione? Il sindaco ha chiesto al direttore del quotidiano ed all'autore dell'articolo (dott. Trovati) di rettificare la notizia e correggere la graduatoria.

Marco Le Boeuf