Sirti. La rabbia degli operai

Crisi occupazione a Spoltore - L'azienda disdetta gli accordi e dichiara l'esubero di 1000 lavoratori in Italia

Sirti. La rabbia degli operai

SPOLTORE: LA RABBIA DEI LAVORATORI - Questa mattina gli operai della Sirti Spa, azienda attiva nel settore delle telecomunicazione, hanno scioperato, davanti alla sede territoriale di Viale Europa, per dire no alle ultime decisioni prese dai vertici dell’azienda. I manager dell'azienda, infatti, hanno annunciato la disdetta degli accordi dell'agosto 2012 per il proseguimento della cassa integrazione straordianaria fino al 2013.

L'ACCORDO - Il 12 aprile i vertici aziendali hanno disdetto l’accordo dell’agosto 2011, che prevedeva il proseguimento della cassa integrazione straordinaria a rotazione fino al 2013  più un’integrazione al salario di 550 euro. In particolare, l’azienda ha dichiarato l’esubero di 1000 unità a livello nazionale e ha cambiato la causale della cassa integrazione senza turnazione con ‘crisi aziendale’, anziché ‘per ristrutturazione’.  I 36 lavoratori che oggi hanno scioperato chiedono, dunque, che vengano ripristinati tutti gli accordi sindacali e che venga loro riconosciuta la quota prevista nel contratto nazionale dei metalmeccanici. Secondo quanto riferito dal segretario provinciale della Fiom Luigi Marinucci, Lunedì 23 aprile, alle ore 10, i lavoratori della Sirti di Spoltore manifesteranno davanti alla sede dell’ufficio territoriale del Lavoro, a Pescara, e martedì 24 organizzeranno un presidio davanti al Palazzo Telecom.

Redazione Independent