Si compra meno pesce fresco

I dati Ismea sul primo trimestre 2013: famiglie spendono il 10% in meno. L'Abruzzo punta sul marketing ittico

Si compra meno pesce fresco

CONSUMI. LE FAMIGLIE COMPRANO MENO PESCE FRESCO. Si riscontra un calo dei consumi di pesce fresco nel canale domestico nel primo trimestre 2013; così come è in regressione il dato relativo al consumo pro-capite in Italia che, nel 2012, per la prima volta dall'inizio del nuovo millennio, è sceso sotto la soglia dei 20 chilogrammi. Secondo i dati Ismea, nei primi dieci mesi dell'anno appena trascorso la domanda delle specie più diffuse è diminuita del 10 per cento per quanto riguarda le alici, del 9 per i calamari e dell'8 per cento le vongole. «Alla luce di questo scenario – spiega l'assessore Febbo - si rende opportuno concentrare attenzione e risorse verso azioni di marketing e comunicazione tese a riposizionare l'immagine del prodotto ittico, nonché quella delle aziende che lo trasformano e commercializzano. Attraverso le attività di promozione e valorizzazione – rimarca Febbo - le aziende operanti nel settore ittico potranno recuperare posizioni di mercato utilizzando meglio gli strumenti dell' innovazione, strategie di marketing più mirate, oltre che appropriate forme di comunicazione».

SEMINARIO MARKETING ITTICO. La questione sarà affrontata durante il seminario "Il marketing e il settore ittico", previsto domani, venerdi' 6 giugno a Giulianova (inizio ore 15.00 Sala Conferenze Bruno Buozzi, piazza Buozzi, n.61), alla presenza dell'assessore alla Pesca, Mauro Febbo. L'iniziativa è parte delle attività del progetto F.A.R.O. che la Direzione Politiche agricole e Pesca della Regione Abruzzo ha avviato al fine di mettere in campo una pluralità di azioni e percorsi formativi sperimentali dedicati all'adeguamento ed allo sviluppo delle risorse umane del settore.

Redazione Independent