Sexy centri massaggi cinesi, ecco cosa succedeva

I particolari dell'operazione "Shangai" sono stati illustrati stamane in conferenza stampa a L'Aquila

Sexy centri massaggi cinesi, ecco cosa succedeva

SMASCHERATI I FURBI. In manette, nell'ambito dell'operazione "Shangai" della Squadra mobile dell'Aquila, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione cinese, è finito Alex Lin, di 25 anni, residente all'Aquila. Arresti domiciliari per due donne, Fenfen Lin, 26 anni, residente all'Aquila, e Xuqi Ye, 38 anni, residente a Torano Nuovo, Rongpu Yang, 37 anni, domiciliato all'Aquila.

Denunciati in stato di liberta' altri due cinesi, una donna e un uomo, titolari giuridici dei centri: si tratta di M.Z. 43 anni, residente a Torano Nuovo, e S.Y. 32 anni, residente a Controguerra. Una decina le ragazze che si alternavano come massaggiatrici e prostitute all'interno dello "Shangai" (gestito da Yang e Ye), da cui il nome dell'operazione, nel "Lin Massage" (gestito da Lin e Alex) e "Valentina" (gestito sempre da Yang).

INDAGINI PARTITE NELL'OTTOBRE 2013. Le indagini della sezione Criminalita' straniera e prostituzione della squadra Mobile aquilana sono scattate nell'ottobre del 2013 e sono state dirette da Maurilio Grasso, andando avanti fino al marzo 2014 attraverso attivita' di intercettazioni telefoniche e ambientali, e soprattutto con telecamere nascoste posizionate all'interno dei locali, e servizi di osservazione e pedinamento. 

UN GIRO INTRICATO. Sono diverse decine i clienti, che non rischiano nulla, che frequentavano dalle 9 la mattina fino a sera inoltrata i centri massaggio dove un massaggio costava 30 euro mentre una prestazione sessuale 100 euro. Una decina le ragazze cinesi che si sono alternate, tutte pagate poco. I clienti venivano reperiti su internet e poi gestiti telefonicamente. Alla prima telefonata gli organizzatori negavano che ci fossero prestazioni sessuali ma invitavano i clienti a parlarne a voce: alcuni sono stati sentiti e hanno confermato.

Redazione Independent