Sempre la Team al centro delle polemiche teramane: "Costi aumenti"

Il consiglio comunale dedicato allo smaltimento dei rifiuti finisce tra urla e insulti. Ma Brucchi vuole municipalizzare il 100% dell'azienda

Sempre la Team al centro delle polemiche teramane: "Costi aumenti"

I "RIFIUTI" AL CENTRO DELLA POLEMICA POLITICA. A Teramo l'argomento "caldo" è sempre lo stesso: cioè la gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, affidato alla Team, la trasparenza che riguarda le attività della municipalizzata - che, come annunciato dal sindaco Maurizio Brucchi, a breve diventerà al 100% pubblica - ed i costi per mantenere l'igiene urbana a carico del cittadino teramano. Giovedì scorso, l'assise pubblica convocata dal presidente del Consiglio comunale con all'ordine del giorno l'azienda Team, è finito come era prevedibile tra le urla da entrambe le parti.

IL FUOCO DELLE OPPOSIZIONI. Ma è l'opposizione alla governance di centrodestra che continua a gettare benzina sul fuoco. Ieri l'ex grillina Paola Cardelli aveva invitato, a mezzo stampa, il sindaco Brucchi a pubblicare i dati su organigramma, incarichi dirigenziali , contratti di consulenza e di collaborazione, oltre che fornire ogni tipo di informazione per analizzare i singoli centri di costo e le ottimizzazioni eventuali. Mentre Gianluca Pomante, invece, aveva fatto sapere che non avrebbe partecipato alla convocazione del Consiglio per "mancanza della documentazione richiesta nelle sedute precedenti e interrogazioni relative". Oggi, invece, è stato il turno del Partito Democratico teramano che va subito al sodo. "Nonostante l’impegno dei teramani abbia consentito al comune di raggiungere percentuali di differenziata elevate fino a superare il 60%, e nonostante le promesse di riduzione da parte del sindaco, il costo del servizio - scrive il segretario cittadino Maurizio Angelotti  - quindi della Tia oggi TARI, è passato dagli iniziali 8.000.000 euro a circa 12.000.000, con un aumento, in cinque anni, del 50%". 

Redazione Independent